REGGIO CALABRIA Emergono i primi dettagli sull’operazione “Eureka”, condotta dai Carabinieri contro la ‘ndrangheta della Locride in Italia e all’estero. In territorio tedesco, la polizia è intervenuta in Baviera, Nordreno-Vestfalia, Renania-Palatinato, Saarland e Turingia, eseguendo oltre 30 mandati di arresto ed effettuando perquisizioni in decine di locali, sia residenziali sia commerciali. Le forze dell’ordine sono entrate in azione dopo quattro anni di indagini, concentrate sul traffico internazionale di stupefacenti, soprattutto cocaina. Secondo la polizia bavarese, le autorità italiane e belghe possono attribuire alle ‘ndrine oggetto dell’inchiesta “l’importazione e il traffico di circa 25 tonnellate” di questa droga in Europa. I sospettati sono accusati di formazione di associazione a delinquere, traffico internazionale di stupefacenti e armi, evasione fiscale e riciclaggio di denaro in quella che è stata “una delle più vaste operazioni internazionali mai condotte nella lotta contro la criminalità organizzata calabrese”. Un ruolo decisivo nelle indagini è stato svolto dall’intercettazione dei telefoni crittografati utilizzati dagli ‘ndranghetisti. Apparentemente una delle ragioni di ciò erano le restrizioni ai viaggi durante la pandemia della corona. Al riguardo, le autorità di sicurezza della Baviera affermano di aver aiutato gli inquirenti italiani “identificando un telefono cellulare crittografato di uno dei più importanti sospettati dell’operazione Eureka durante la sua permanenza” nel Land.
Gli investigatori italiani e belgi hanno unito i loro procedimenti, ampliando la lista dei sospettati per includervi il cugino dei due fratelli, residente a Monaco di Baviera, nonché’ altri parenti e conoscenti in questa città. Con il progredire delle indagini, questo elenco è cresciuto. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, gli ‘ndranghetisti hanno importato in Europa grandi quantità di cocaina dall’America meridionale con navi portacontainer che facevano scalo in porti come Anversa, Rotterdam o Gioia Tauro. Parte dei carichi sarebbe poi arrivata in Australia. A tal fine, gli indagati hanno collaborato con organizzazioni criminali di Brasile, Colombia, Ecuador e Albania. Per ripulire le entrate illegali, i membri della ‘ndrangheta hanno creato una rete globale di riciclaggio di denaro, investendo ingenti somme in ristoranti, immobili e autolavaggi in particolare in Germania, Portogallo, Belgio e Argentina.
Nell’operazione “Eureka” sono stati coinvolti esponenti delle ‘ndrine Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, protagonisti della faida di San Luca che portò alla strage di Duisburg nel 2007. Tra gli altri, si tratta di Francesco Pelle, arrestato nel 2021 a Lisbona dove da latitante era ricoverato in un ospedale per una grave infezione da Covid-19. In precedenza, il mafioso era stato condannato all’ergastolo per aver ordinato la strage di Natale del 2006 contro i Nirta-Strangio. Per vendicarsi, questo clan colpì i esponenti della famiglia rivale dei Pelle-Vottari a Duisburg. Durante le indagini in Portogallo, gli inquirenti si sono imbattuti nell’operazione “Fido”, avviata in Germania nel 2000″. Si tratta di un’indagine avviata dall’Ufficio federale di polizia criminale (Bka) e dall’Ufficio di polizia criminale della Turingia su diversi ristoratori italiani nel Land, in particolare a Erfurt, sospettati già allora di riciclaggio di denaro proveniente dai traffici di droga della ‘ndrangheta. Sebbene la polizia sia persino riuscita a introdurre investigatori sotto copertura nell’ambiente dei sospettati, l’inchiesta si è conclusa dopo due anni senza alcuna accusa. Una “strana fine” su cui il parlamento della Turingi sta tentando di far luce con una commissione d’inchiesta. L’obiettivo è soprattutto scoprire se l’operazione “Fido” sia stata interrotta per possibili legami tra i sospettati ed esponenti della politica, dell’amministrazione e della magistratura della Turingia.
AQUINO Lucio
BALLONE Massimo
BELCASTRO Nicodemo Nicola
CALLIPARI Antonio
CATANANTI Nicolino
CONDOLUCI Carmelo
COSTANZO Maurizio
COSTANZO Sebastian
DISTEFANO Carmelo
FICARA Giuseppe
GALATA’ Vincenzo
GALLUZZO Benjamino
GIAMPAOLO Antonio
GIAMPAOLO Giuseppe
GIAMPAOLO Sebastiano (cl. ’64)
GIAMPAOLO Sebastiano (cl. ’84)
GIORGI Bruno
GIORGI Domenico
GIORGI Francesco
GIORGI Giuseppe
GIORGI Salvatore
GIORGI Sebastiano
GIORGI Vincenzo
KOLGJOKAJ Indrit
IANNACI Domenico
LAROSA Vincenzo
LEANDRO Valerio
LEUZZI Filippo
MAMMOLITI Antonio
MAMMOLITI Domenico
MAMMOLITI Francesco
MAMMOLITI Giuseppe
MURDACA Michele
NESCI Francesco
NESCI Giovanni
NIRTA Antonio
NIRTA Giuseppe
NIRTA Marcello
NIRTA Stefano
OLIVIERO Donato
ORTUSO Giuseppe Gaetano
PALUMBO Antonio Fausto
PASQUINO Vincenzo
PELLE Sebastiano
PELLICANO Giuseppe Carmelo
PELLICANO Paolo
PERRI Francesco
PIPERISSA Ivano
PIZZATA Domenico
REITANO Antonio
ROMEO Antonio (cl. ’70)
ROMEO Antonio (cl. ’79)
ROMEO Domenico (cl. ’77)
ROMEO Sebastiano (cl. ’97)
RUGGERI Daniele
RUGNETTA Rocco
SCIPIONE Santo
STRANGIO Francesco
STRANGIO Sebastiano (cl. ’94)
STRANGIO Sebastiano (cl. ’75)
STRANGIO Sebastiano (cl. ’70)
TASSONE Gregorio
UTANO Sebastiano Junior
VERSACI Giuseppe
BRUZZANITI Bartolo
BRUZZANITI Leone
FOTIA Pietro
GLIGORA Francesco
GRILLO Giuseppe
MOLLICA Domenico Antonio
MORABITO Carmelo
MORABITO Rocco
PERRE Francesco
STAITI Giuseppe
STRANGIO Francesco
BEVILACQUA Pasquale
CRISTIANO Francesco
CRISTIANO Saverio
PELLE Carmelo
PERRE Giuseppe
PROSSOMARITI Pasquale
RASCHELLA’ Bruno
RASCHELLA’ Pietro
Ai domiciliari:
MARIA Antonio
MINICHINO Antonio
PELLICANO Cosimo
ROMEO Domenico
SPANO’ Nicolino Maria
DI PIANO Michele
PERRE Rocco
SCIDONE Giuseppe
SIGNATI Francesco
STRANGIO Francesco (cl. ’85)
STRANGIO Francesco (cl. ’92)
STRANGIO Giuseppe (cl. ’79)
FALZEA Rosario
BRUZZANITI Domenico
FALZEA Giovanni
SCULLI Francesco
MOIO Pietro
PERRE Francesco
Obbligo di dimora:
GRILLO Giuseppe
GALATA’ Bruno
PROCOPIO Chiara
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