ROMA La Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, l’ordinanza del Riesame e l’ordinanza originaria per Alberigo Granata (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante) coinvolto nell’inchiesta denominata “Reset“. L’uomo è considerato «partecipe dell’associazione, versatile uomo di fiducia di Roberto Porcaro (oggi collaboratore di giustizia) dedito alla commissione di diversi reati fine e, in particolare, alla sistematica gestione dell’attività di esercizio abusivo del credito, di concessione di prestiti ad usura, riciclaggio ed autoriciclaggio di denaro provente di delitti commessi, rispettivamente, da altri membri del sodalizio o da lui stesso, nonché alla gestione abusiva ed illecita dei giochi e delle scommesse». Per Granata era stata già annullata l’ordinanza per quanto riguarda i capi legati all’associazione mafiosa, al riciclaggio. Restava in piedi solo un episodio di intestazione fittizia di beni, che gli Ermellini hanno annullato, senza rinvio. (f.b.)
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