RENDE «Esiste o no la criminalità organizzata a Rende? Appena pochi mesi fa a Rende si mobilitavano associazioni, sindacati e movimenti, tutti insieme per manifestare “contro tutte le mafie”. Ci domandiamo allora perché adesso questo silenzio? Noi non eravamo tra gli organizzatori in quella circostanza, ma avevamo preso l’impegno di esserci e siamo stati presenti e numerosi in quella iniziativa». Così in una nota gli attivisti di “Rende Cambia Rende” Pierpaolo Attanasio, Maurizio Cannata, Domenico Cimadoro, Maria Virginia De Rose, Maurizio Giordano, Italo Scalese, Carlo Senatore, Martina Senatore. «Abbiamo sfilato – proseguono – insieme a tanti, lo abbiamo fatto semplicemente perché noi siamo contro tutte le mafie e lo siamo sempre. E adesso, invece perché questo silenzio? Proprio adesso che Rende rischia perfino di essere sciolta per infiltrazione mafiosa dal Governo e adesso che il Comune di Rende è parte offesa nel processo. Le forze politiche, i sindacati, i movimenti, le associazioni i cittadini, e tutti quelli presenti a quella manifestazione cosa aspettano a manifestare e prendere posizione anche loro. Lo ha già fatto Massimiliano De Rose come consigliere comunale, in consiglio comunale e sulla stampa già più volte, e lo hanno fatto sulla stampa anche gli attivisti del M5S di Rende e l’ex consigliere Petrassi nei giorni scorsi. Una cosa è certa: Rende non è esente dal fenomeno criminale e il Comune di Rende, le associazioni, i partiti politici e i movimenti, non possono girarsi dall’altra parte rispetto all’inchiesta e all’imminente processo. Come Rende cambia Rende – conclude la nota – abbiamo condiviso l’iniziativa del consigliere Massimiliano De Rose e restiamo fiduciosi che intervengano con una presa di posizione anche molti altri rappresentanti istituzionali, partiti, sindacati, movimenti e associazioni, almeno tutti quelli che erano presenti in quella manifestazione contro la mafia a Via Rossini di Rende. Se si è contro la mafia bisogna esserlo concretamente quando serve e senza esitazione».
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