La Scogliera tra Africo e Bianco, paesaggio mozzafiato deturpato da una discarica a cielo aperto sulla statale 106 – FOTO E VIDEO
Degrado e abbandono sotto gli occhi di tutti, in un tratto della Locride scelto come zona di nidificazione dalle tartarughe Caretta caretta

AFRICO Un angolo di paradiso che si può ammirare volgendo lo sguardo verso il mare già mentre si attraversa la statale 106 nel cuore della Locride. È conosciuta come la Spiaggia di Capo Bruzzano – Scogliera di Africo, ma appartiene al territorio di Bianco. Uno scorcio mozzafiato caratterizzato da una spiaggia con tratti scogliosi, un mare cristallino con fondali rocciosi che vanno a formare a riva piscine naturali. Uno spettacolo della natura sulla costa dei gelsomini che attira ogni estate tantissimi turisti, oltre che gli abitanti del luogo e dei paesi limitrofi.

Peccato per il degrado che imperversa e che deturpa uno dei luoghi più suggestivi e caratteristici della Calabria, una spiaggia incoronata già da Legambiente come una delle più belle d’Italia.
Bottiglie in vetro, materassi, buste di abiti e di spazzatura di ogni genere. Addirittura pezzi di cemento e mattoni abbandonati sotto distese di rovi. Difficile quantificare i rifiuti presenti, sono le immagini a parlare da sole.
È questa discarica a cielo aperto – dove la bellezza del mare si scontra con la bruttura dell’inciviltà – che deve attraversare chi desidera trascorrere qualche ora di relax in mezzo a una natura che dovrebbe essere incontaminata. Uno spettacolo fatto di degrado e abbandono, che si consuma ogni giorno sotto gli occhi di tutti nel bel mezzo di un tratto di strada trafficatissimo. A pochi metri sfrecciano le auto che attraversano la statale 106.


E scendendo lungo la stradina che porta alla spiaggia la situazione non migliora. Lungo il percorso verso il mare i rifiuti abbandonati continuano a contaminare il tratto a sud della costa jonica, tra l’altro scelto come zona di nidificazione dalle tartarughe Caretta caretta. Una situazione di degrado alla quale si spera che al più presto si porrà rimedio e che incide negativamente sulla natura e su chi vorrebbe godere di tanta bellezza. (redazione@corrierecal.it)




