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La denuncia

Carcere di Rossano, Baldino e Tavernise a Nordio: «Intervenga, detenuti violenti vanno trasferiti»

Appello della deputata e del capogruppo al Consiglio regionale: «Occorre garantire l’incolumità di agenti e della sicurezza del penitenziario»

Pubblicato il: 10/06/2023 – 18:03
Carcere di Rossano, Baldino e Tavernise a Nordio: «Intervenga, detenuti violenti vanno trasferiti»

CORIGLIANO ROSSANO «Il ministro è a conoscenza di quanto accade nel carcere di Rossano? quali iniziative intende intraprendere per garantire il trasferimento dei detenuti violenti o che già in altri istituti penitenziari si sono resi protagonisti di episodi di violenza e per il rimpinguamento dell’esiguo personale penitenziario in forza nella struttura detentiva?». È quanto chiede la deputata Vittoria Baldino, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle, in un’interpellanza presentata al Ministro della Giustizia.
In una dichiarazione congiunta col capogruppo M5S nel Consiglio regionale della Calabria, Davide Tavernise, la deputata sottolinea il fatto che «da mesi nel carcere di Rossano sono condotti detenuti che in altre strutture detentive hanno commesso atti di violenza o rivolte. E tutto questo in un carcere che ospita, secondo i dati disponibili, 10 terroristi e 219 detenuti in alta sicurezza e che registra una situazione di grave sottorganico per quanto riguarda il personale amministrativo e di polizia penitenziaria. Se si considera che le unità in dotazione dovrebbero essere 153, tra cui 3 funzionari, 16 ispettori, 26 sovrintendenti e 108 agenti/assistenti, il personale effettivamente impiegabile quotidianamente é di sole 57 unità. Una carenza grave che mina quotidianamente i livelli di sicurezza, in particolare nel turno notturno quando vengono impiegati 6 agenti a fronte degli 11 previsti. Ancora più grave, rispetto al mancato rimpinguamento del personale penitenziario, è che ai ripetuti atti di violenza non seguano i necessari provvedimenti di trasferimento del detenuto violento. Tutto questo denota un lassismo istituzionale pericoloso e preoccupante. Frequenti sono inoltre i casi di cellulari trovati all’interno delle celle».
«Serve, dunque, un intervento deciso del ministero della Giustizia – affermano ancora Baldino e Tavernise – perché si garantisca l’incolumità degli agenti e la sicurezza in un carcere che è, a tutti gli effetti, una polveriera pronta a scoppiare».

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