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il cold case

«Uccise la fidanzata in Svezia», ex pizzaiolo calabrese arrestato dopo 27 anni

La giovane scomparsa dopo la fine della relazione con Salvatore Aldobrandi, 73enne originario del Cosentino. Per i magistrati fu omicidio

Pubblicato il: 18/06/2023 – 8:26
«Uccise la fidanzata in Svezia», ex pizzaiolo calabrese arrestato dopo 27 anni

SANREMO «Lei è in arresto per omicidio aggravato e soppressione di cadavere. Reati commessi in Svezia nel 1995». Sabato, la giornata di Salvatore Aldobrandi, ex pizzaiolo nato 73 anni fa a San Sosti, provincia di Cosenza, è iniziata con le accuse notificate dalla polizia giudiziaria della Procura di Imperia. I magistrati liguri, dopo un anno di indagini, sono convinti di aver risolto un cold case “sfuggito” alle indagini dei detective scandinavi: la scomparsa nel nulla di Sargonia Dankha (foto sopra da Repubblica), 21enne di origini irachene, naturalizzata svedese. Nata il 2 dicembre del 1974 e vista viva per l’ultima volta a Linköping, 200 chilometri a sud di Stoccolma, nel primo pomeriggio del 13 novembre del 1995. È Repubblica a ricostruire il caso.
Aldobrandi compare quasi subito nella storia. All’epoca ristoratore di successo nel Nord Europa aveva una relazione con Dankha, più giovane di lui di 24 anni. Una storia tra alti e bassi, finita male. Poi la ragazza scompare e tracce del suo sangue e dei suoi capelli vengono trovate nel bagagliaio di un’auto rossa di proprietà di una persona molto vicina al ristoratore. Aldobrandi finisce in carcere, altri indizi portano a lui. L’accusa è tremenda: avere ucciso Sargonia, averne smembrato il corpo nel ristorante per poi bruciarlo nella discarica municipale di Gärstatippen.
Qui sorge il primo corto circuito: per l’ordinamento svedese, non è possibile procedere senza il ritrovamento del cadavere, a meno che non esistano testimoni diretti dell’omicidio. E nessuno dice di aver visto qualcosa. L’indagine si ferma, Aldobrandi viene scarcerato nel gennaio 1996.
Da qui torna a Sanremo: si rifà una vita e continua a lavorare nella ristorazione. A Sanremo si “reinventa” pizzaiolo. I media in Svezia continuano a seguire la storia, che arriva – racconta ancora Repubblica – sulla scrivania dell’avvocato milanese Francesco Rubino. Il suo studio, Morri Rossetti, ha rapporti commerciali con aziende in tutto il mondo, Svezia compresa. I familiari di Sargonia, ormai sfiancati, entrano in contatto con lo studio e tentano la mossa della disperazione. Che diventa un esposto presentato a Imperia, dove il procuratore Alberto Lari e i sostituti Maria Paola Marrali e Matteo Gobbi raccolgono il materiale. Si procede per omicidio e in Italia non c’è il muro del mancato ritrovamento del corpo. L’accusa è convinta che il caso sia consistente. Così per Aldobrandi scattano le manette e l’uomo 27 anni dopo torna dietro le sbarre, stavolta a Sanremo. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip che ne ha disposto l’arresto.

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