COSENZA Un secco no all’autonomia differenziata. Il Ddl Calderoli viene respinto con forza dal capogruppo Pd in Senato, Francesco Boccia tornato a Cosenza per partecipare ad un incontro organizzato nel Palazzo di Provincia in piazza XV Marzo. L’ex commissario del pd cosentino torna dunque nella città dei bruzi, approfitta dell’occasione per abbracciare il sindaco Franz Caruso (sostenuto nel corso delle amministrative) e per rilanciare una campagna di profondo dissenso nei confronti di una legge che lo stesso senatore dem definisce «spacca Italia». «Calderoli ha messo a nudo il progetto “Spacca Italia”, un progetto scellerato che ci fa tornare indietro alla propaganda dei referendum leghisti», esordisce Boccia ai nostri microfoni. Il senatore poi attacca: «L’autonomia differenziata non divide solo il Nord dal Sud, che è già molto grave, ma divide anche le aree interne, le aree di montagna che scontano enormi difficoltà, le aree sulle quali serve più sanità pubblica, più scuola a tempo pieno, più trasporto pubblico». Boccia poi cita Nicola Zingaretti: «Altro che patrioti, quelli del centrodestra sono i traditori della patria».
Il discorso poi si sposta su un altro rovente tema che anima il dibattito politico: il Pnrr. «Avevamo previsto nel Pnrr una misura di lotta alle disuguaglianze – dice Boccia – ma la destra non solo non l’ha mai votato ma non ha mai creduto nel documento». Secondo il senatore dem, «il Pnrr è diventato un programma per tagliare le risorse per poi concentrare tutto su alcuni gruppi di potere». Non solo Calderoli, nel mirino di Boccia finisce anche il ministro Raffaele Fitto delegato agli affari europei, alle politiche di coesione e proprio al Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Stiamo aspettando da settimane le schede progetto dal ministro Fitto, sta finalmente arrivando il momento della verità. Entro fine agosto scopriremo quanto perde il Sud, perché perde tanto e soprattutto, quali territori perdono. E tutto questo lo fa una destra che non si vergogna di dire che preferisce la sanità privata rispetto alla sanità pubblica, che preferisce privatizzare i servizi pubblici».
Francesco Boccia, infine, analizza l’operato del governatore della Calabria Roberto Occhiuto. «Non ho sentito nessuna parola dalla destra calabrese sul Pnrr, è concentrata sulla gestione del potere e non sui problemi calabresi». Il senatore del Pd chiosa rispondendo con un commento sull’arresto dell’assessore regionale Marcello Minenna, coinvolto in una inchiesta coordinata dalla procura di Forlì. «A differenza degli altri siamo garantisti davvero. Non giudichiamo e non giudicheremo Roberto Occhiuto per l’arresto di un assessore, ma giudichiamo il suo operato negativo». «La destra attacca la magistratura quando gli conviene – aggiunge – e poi gira la testa dall’altra parte in altri momenti, poi diventano giustizialisti». «Siamo preoccupati per la Calabria», chiosa il senatore. (f.b.)
(f.benincasa@corrierecal.it)
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