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Fondi europei, la corsa della Regione per azzerare il “gap” di spesa: in ballo ci sono 140 milioni

Nell’informativa per il Comitato di Sorveglianza si parla di diversi ritardi. Tra le misure di accelerazione anche l’acquisto di 60 ambulanze

Pubblicato il: 09/07/2023 – 7:23
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Fondi europei, la corsa della Regione per azzerare il “gap” di spesa: in ballo ci sono 140 milioni

CATANZARO Uno sprint per mettere in sicurezza il Por Fesr-Fse 2014-2020 e accelerare la spesa delle risorse europee. «Azzerare il gap di spesa stimato, accentuatosi nel corso delle ultime settimane per effetto della contrazione delle previsioni di talune procedure caratterizzate da evidenti criticità attuative, e assicurare la regolare chiusura della programmazione dei fondi comunitari»: sono questi gli obiettivi che la Regione Calabria si pone secondo quanto emerge dalla informativa presentata all’ultimo Comitato di Sorveglianza sullo stato di avanzamento della spesa dei fondi europei, Comitato che si è svolto alla Cittadella di Germaneto-Catanzaro. Nelle pieghe del report regionali si sottolinea un certo ottimismo ma si nota anche il riconoscimento di una serie di difficoltà, al punto che si ammette che «a chiusura, il Por dovrebbe registrare un gap di spesa di oltre il 6% circa, pari a circa 140 mln di euro».

I gap di spesa degli Assi del Por

Nel capitolo dell’informativa relativo alle previsioni di spesa al 31 dicembre  2023 la Regione, nel Punto 3 dell’odg del Comitato di Sorveglianza scrive che «sulla base dell’esperienza maturata negli ultimi due anni di attuazione del Programma e dei risultati conseguiti, con l’obiettivo di valutare la tenuta delle previsioni di spesa al 30 giugno e al 31 dicembre 2023 e garantire un costante presidio del processo di formazione della spesa, anche nei primi sei mesi dell’anno in corso, sono stati organizzati specifici momenti di confronto con i Dipartimenti regionali responsabili della gestione del Por per analizzare lo stato di attuazione delle procedure caratterizzate da particolari criticità attuative, individuare le necessarie azioni correttive per minimizzarne il grado di rischio e verificare la tenuta delle previsioni di spesa al 31 dicembre 2023. Tenendo conto delle previsioni di spesa al momento disponibili, riconducibili essenzialmente alle procedure di selezione già attivate, confidando sul loro grado di tenuta ed escludendo, quindi, ulteriori contrazioni che dovessero registrarsi nei prossimi mesi, a chiusura, il Por dovrebbe registrare un gap di spesa di oltre il 6% circa, pari a circa 140 mln di euro». A livello di Assi prioritari – prosegue  l’informativa – «quelli che registrano maggiori ritardi di attuazione, con evidenti ripercussioni sulle prospettive di chiusura al 31 dicembre 2023, sono l’Asse 4 (Efficienza energetica e mobilità sostenibile, con un gap di spesa pari a circa 80 mln di euro), l’Asse 9 (con un gap di spesa di oltre 50 mln di euro), l’Asse 3 (Competitività dei Sistemi produttivi, con un gap di spesa pari a 41 mln di euro circa), l’Asse 6 (Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, con un gap di spesa pari a 36 mln di euro) e l’Asse 8 (Promozione, Occupazione sostenibile e di qualità – Fse, con un gap di spesa pari a poco più di 58 mln di euro). I restanti Assi 1, 2, 5, 7, 12, 13 e 14 non presentano particolari criticità e, a chiusura, potranno assicurare un overbooking di spesa che potrà essere utilizzato, entro i limiti della flessibilità del 15%, per compensare totalmente ovvero parzialmente il gap di spesa che altri Assi registreranno a chiusura».

Le misure di accelerazione

Per questo – spiega l’informativa – «con l’obiettivo di azzerare il gap di spesa stimato, accentuatosi nel corso delle ultime settimane per effetto della contrazione delle previsioni di talune procedure caratterizzate da evidenti criticità attuative, e assicurare la regolare chiusura del Por, l’amministrazione regionale si è attivata tempestivamente per individuate una serie di misure di accelerazione (alcune delle quali presentano un più alto grado di maturazione) idonee ad assorbire, in taluni casi solo parzialmente, in altri totalmente, le risorse altrimenti non immediatamente utilizzabili, su diversi Assi, entro la data di eleggibilità del Por». Nel dettaglio, ecco «le misure di accelerazione maggiormente significative già individuate, ai fini della messa in sicurezza del Por: a) l’imputazione al Por delle spese sostenute per le forniture di vaccini da Covid destinati alla Regione Calabria… che consentirà di certificare, già nella domanda di pagamento in corso, 33,8 mln di euro; b) la prossima attivazione del progetto finalizzato alla “riorganizzazione e potenziamento dei servizi territoriali sociosanitari, di assistenza primaria e sanitari”, per un importo complessivo di circa 50 mln di euro destinati all’acquisto di 60 nuove ambulanze (per un importo complessivo pari a circa 11,5 mln di euro), alla realizzazione di quattro centrali tecnologiche 118, 116 e 117 e all’approntamento di due centrali operative per il numero unico a valenza sociale per le cure mediche non urgenti 116 e 117; c) la possibilità offerta dalle novità introdotte dal Reg. (Ue) 435 del 27 febbraio 2023, che ha previsto, come misura eccezionale, strettamente necessaria per affrontare la crisi energetica derivante dall’impatto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, la possibilità di sostenere sia le Pmi sia le famiglie vulnerabili. Sulla base dello scenario descritto nella presente proposta, definito anche in funzione delle spese che potranno contribuire alla formazione delle prossime domande di pagamento con l’apporto stimato in 120 mln di euro, oggetto di rimborso al 100% da parte della Commissione europea; d) l’individuazione di nuove operazioni ex art. 65 da imputare al Programma, per un importo stimato in oltre 80 mln di euro, che, se al termine delle necessarie verifiche saranno risultati ammissibili al Por, potranno concorrere a rafforzare il processo di formazione della spesa ed assorbire, anche solo parzialmente, in tempi ragionevolmente brevi le risorse ancora disponibili nell’ambito degli Assi interessati». (c. a.)

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