CATANZARO «La rete ospedaliera essenzialmente è già definita, nei prossimi giorni sarà il presidente a illustrarla e presentarla. Puntiamo sulla massima qualificazione della rete ospedaliera integrata con le strutture territoriali, e dovremmo sicuramente mirare alla riduzione della mobilità passiva». Lo ha detto il sub commissario alla sanità calabrese Ernesto Esposito, parlando con alcuni giornalisti a margine di un incontro alla Cittadella. «Stiamo cercando di vedere – ha proseguito Esposito – quali sono le cause della migrazione, quali sono le patologie che maggiormente portano i calabresi a migrare verso altre regioni e su quelle ci concentreremo maggiormente offrendo maggiore qualità ai nostri concittadini». Nella nuova rete ospedaliera, nella quale è prevista la riapertura di Trebisacce, Praia a Mare e Cariati, per Esposito comunque «la cosa più importante è che abbiamo la necessità di creare le nuove strutture sul territorio attraverso le case di comunità e gli ospedali territoriali». Il sub commissario si è soffermato anche sul tema della integrazione con il socio-sanitario che – ha spiegato – «è una delle grandi sfide con cui ci stiamo approcciando sulla rete territoriale e sulla rete ospedaliera. Il vero punto che stiamo cercando di portare avanti è una integrazione completa ospedale-territorio, rafforzando le strutture territoriali e qualificando di più le strutture ospedaliere. Al di là delle strutture, la vera integrazione – ha sostenuto ancora Esposito – la riusciamo a fare promuovendo anche nuove figure di operatori socio-sanitari, assistenti sociali, assistenti sanitari, che saranno quelli che poi ci faranno fare la svolta per quanto riguarda l’assistenza territoriale». (c. a.)
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