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Sparatoria a Seregno, arrestati due fratelli calabresi. In corso la ricerca delle armi – NOMI

Due fratelli di 28 e 48 anni, residenti in Brianza, sono accusati del tentato omicidio del 56enne rimasto ferito. Stavano pianificando la fuga

Pubblicato il: 15/07/2023 – 19:20
Sparatoria a Seregno, arrestati due fratelli calabresi. In corso la ricerca delle armi – NOMI

SEREGNO Due fratelli di 28 e 48 anni, Cosimo e Giovanni Amato secondo quanto riporta il Corriere.it, residenti in Brianza, entrambi commercianti di materiali ferrosi, sono stati fermati per il tentato omicidio di un 56enne, Mario Romeo, che era a bordo di Fiat Punto con i figli, di 29 e 32 anni, ed era rimasto ferito alla schiena dopo che da un furgone che lo aveva inseguito era stati esplosa una decina di colpi d’arma da fuoco, l’11 luglio a Seregno, in Brianza. Il fermo è stato disposto dalla Procura di Monza dopo le indagini dei carabinieri della Compagnia di Seregno con quelli Nucleo investigativo del Comando provinciale di Monza Brianza. Sono accusati anche di porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico. A bordo di un furgone Iveco Daily lanciato ad alta velocità nel centro cittadino, i due avevano esploso una decina di colpi d’arma da fuoco contro l’auto dell’uomo, ferendolo. Il fermo è stato disposto perché era emerso un piano di fuga degli indagati, rintracciati a Cesano nell’abitazione di una conoscente. La casa è stata circondata da 22 militari che hanno fatto irruzione. Sono stati trovati quasi 8mila euro in contanti che probabilmente sarebbero dovuti servire per la fuga. Commando sparò e ferì un uomo in auto, fermati due fratelli.

Indagini in corso

Stanno cercando le armi usate per la sparatoria a Seregno i carabinieri che due giorni fa hanno fermato i due fratelli di origine calabrese, presunti autori dell’agguato a colpi di arma da fuoco in strada, nel quale è rimasto ferito un 56 enne, anche lui originario della Calabria. La provenienza delle armi utilizzate, presumibilmente illecita, potrebbe dare una direzione più precisa alle indagini. La modalità utilizzata dai due fermati, un vero e proprio agguato, con inseguimento in auto e sparatoria, non può prescindere da approfondimenti su possibili collegamenti con la criminalità organizzata. (Ansa)

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