ROMA «In parte inammissibile e in parte infondato», è stato definito dal Collegio di Garanzia dello Sport il ricorso della Reggina 1914 nei confronti della Figc e della Lega serie B contro la mancata concessione alla società della licenza nazionale, con conseguente non ammissione al campionato di Serie B 2023/2024. Il ricorso della società calabrese è stato respinto anche nella parte in cui si chiedeva l’annullamento della nota con la quale la Covisoc, con riferimento al rilascio della licenza nazionale, aveva rilevato a carico della società, «il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di Serie B 2023-2024».
La Reggina, come prevedibile, si rivolgerà al Tar dopo che anche il Collegio di Garanzia ha confermato l’esclusione dalla prossima serie B. Una decisione accolta con “amarezza” dalla società calabrese, che in una nota sottolinea: «Nel prendere atto della decisione dell’autorità sportiva, ribadiamo la convinzione di essere nel pieno diritto sancito dalla giustizia dello Stato ad essere ammessi al torneo che abbiamo conquistato sul campo e con il rispetto delle norme. In coerenza con il percorso sin qui portato avanti proseguiremo nell’iter giudiziario, fiduciosi che l’esito finale di questa rivendicazione di giustizia renderà onore all’impegno sin qui dimostrato dalla società e dai tifosi che in queste ore ci stanno sostenendo».
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