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Sequestrati beni per oltre 700mila euro a un noto esponente della ‘ndrangheta nel Vibonese – VIDEO

Nel mirino Franco Idà, condannato, con sentenza definitiva, per reati di associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti

Pubblicato il: 08/08/2023 – 11:04
Sequestrati beni per oltre 700mila euro a un noto esponente della ‘ndrangheta nel Vibonese – VIDEO

VIBO VALENTIA Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha eseguito un decreto di sequestro ex art. 20 D.Lgs. 159/2011, emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Seconda Penale – Misure di Prevenzione, nei confronti di Franco Idà, 58 anni, e dei beni mobili ed immobili a lui direttamente o indirettamente riconducibili, per un valore complessivo stimato di oltre 700mila euro.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica Distrettuale di Catanzaro, nell’ambito dell’attività di contrasto alla ‘ndrangheta, si sviluppavano in mirati accertamenti orientati all’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale ex D.Lgs. n. 159/2011, nei confronti di un soggetto, condannato, con sentenza definitiva, per reati di associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti. Il proposto, come accertato con sentenza passata in giudicato, ha ricoperto un ruolo apicale all’interno di un noto locale di ‘ndrangheta, operante nel territorio del vibonese.
Gli accertamenti patrimoniali, che sono stati estesi anche al nucleo familiare nonché a terzi intestatari fittizi di beni, consentivano di rilevare, nel periodo oggetto di investigazione, una costante sperequazione patrimoniale, ovvero l’incompatibilità del patrimonio accertato rispetto alla lecita capacità reddituale dichiarata. Pertanto, all’esito degli articolati accertamenti, veniva avanzata all’A.G. competente richiesta di applicazione del sequestro di beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie, nonché di un compendio aziendale, tutti riconducibili direttamente o indirettamente al proposto, per un valore complessivo stimato di oltre € 700.000.

I sequestri

Accogliendo le ipotesi investigative, il Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale – Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura distrettuale, emetteva decreto di applicazione misura di prevenzione ex art. 20 D.Lgs. 159/2011, con cui disponeva il sequestro, ai fini della confisca, dei seguenti beni: 6 fabbricati; un terreno; compendio aziendale di una ditta, operante nel settore del “Commercio di autovetture e di autoveicoli leggeri”, costituito da 25 autoveicoli; disponibilità finanziarie di varia natura, detenute dal proposto e dai componenti del suo nucleo familiare, presso vari Istituti di credito. Il servizio testimonia l’elevata attenzione che l’autorità giudiziaria e i militari in forza al comando provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia pongono sul fronte del contrasto alla criminalità economica e organizzata, con particolare riferimento alla ‘ndrangheta, al fine di intercettare e reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale e salvaguardare gli operatori economici ed i cittadini. Altresì, il sequestro di patrimoni illeciti assume un valore anche “sociale”, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalla criminalità. L’aggressione ad ogni forma di criminalità restituisce competitività e legalità al mercato, alimentando gli investimenti ed li conseguente sviluppo imprenditoriale ed economico che la criminalità mira a controllare e rallentare.

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