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Abusivismo edilizio, Lamezia non digerisce il commissariamento: «Noi esempio di legalità»

Il sindaco Mascaro alla Regione: tre demolizioni (due già eseguite) costate 200mila euro. «I ritardi nel periodo del commissariamento»

Pubblicato il: 11/08/2023 – 15:07
Abusivismo edilizio, Lamezia non digerisce il commissariamento: «Noi esempio di legalità»

LAMEZIA TERME L’amministrazione di Lamezia Terme, commissariata ieri dalla giunta regionale per l’inerzia sugli interventi contro l’abusivismo edilizio, replica con una nota alla notizia, specificando di averla appresa dalla stampa. «Il Comune di Lamezia Terme – si legge in una nota del sindaco Paolo Mascaro – è in prima linea con azioni concrete, e non invece con vuote dichiarazioni o con inapplicati atti, nel contrasto all’abusivismo edilizio e ciò con una costante azione che è sinergicamente condotta fianco a fianco alla locale Procura della Repubblica. Al riguardo, basta semplicemente richiamare la delibera di giunta comunale numero 51 del 16 febbraio 2023 di approvazione dei progetti di demolizione di 3 opere abusive con spesa prevista per attuazione degli interventi pari a 201.849,41 euro e la successiva determinazione dirigenziale numero 30 del 7 aprile 2023 di affidamento dei lavori; dei 3 interventi, 2 sono stati già materialmente eseguiti ed uno è di prossima realizzazione». Il comunicato parla dunque di «fatti e non mere parole» rispetto all’impegno per la legalità.
«Già detta azione concreta – continua la nota –, avvenuta tutta utilizzando fondi comunali e non certo con fondi regionali o statali, rappresenta quanto sia falso, inadeguato ed irrispettoso parlare di “inerzia ed inadempienza” nel contrasto all’abusivismo edilizio da parte del Comune di Lamezia Terme. Con riferimento specifico, poi, a quanto oggetto della deliberazione di Giunta Regionale, della quale si attende di leggere il contenuto per ulteriori eventuali valutazioni, si rappresenta che l’asserito ritardo nell’emissione di ordinanze di demolizione riguarda unicamente cinque verbali redatti l’uno il 27/10/20 e gli altri 4 tra il 26/01/21 ed il 20/07/21 e cioè quando il Comune di Lamezia era momentaneamente retto da gestione commissariale; al riguardo, gli uffici, pur con le notorie carenze di organico, stanno alacremente e meritoriamente operando ed a brevissimo anche dette ultime residue ordinanze saranno emanate».
«Sorprende – conclude la nota – l’inaccettabile disattenzione da parte della Regione Calabria che taccia di “inerzia ed inadempienza” un ente locale del quale dovrebbe andare fiera quale esempio della “diffusione della cultura della legalità” per l’attuazione della quale non ha bisogno certo né di maestri né di spot né di ordinanze né di commissari. Opportuno, quindi, che, in futuro, la Regione Calabria, piuttosto che procedere alla nomina di inutili e costosi Commissari, indirizzi le proprie forze nell’individuare risorse da destinare ai Comuni per operare le demolizioni ed evitare così che altri enti debbano utilizzare, come purtroppo ha dovuto fare il Comune di Lamezia Terme, alcune delle poche proprie risorse disponibili alla demolizione delle opere abusive. Così davvero si diffonderebbe la “cultura della legalità”, con fatti e non con parole».

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