COSENZA In Calabria, per la precisione sulla Catena Costiera, vive un tritone esclusivo dell’area. Si tratta del tritone alpestre calabro. Descritto nel 1982 dallo zoologo parigino Alain Dubois, questo piccolo anfibio acquatico dai colori brillanti, rappresenta un unicum biogeografico. Purtroppo, la sua sopravvivenza è ad oggi fortemente a rischio: l’introduzione di pesci esotici predatori e l’alterazione dei regimi idrici nei pochissimi siti dove vive – i Laghi di Fagnano, nel Comune di Fagnano Castello – ne stanno causando, in alcuni casi, addirittura l’estinzione locale.
Per promuoverne la salvaguardia, un gruppo di ricercatori del dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DiBEST) dell’Università della Calabria, con la collaborazione di esperti dell’Università dell’Aquila, Cnr – Istituto per la Bio-economia di Roma e Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, ha elaborato un piano di intervento che prevede diverse azioni salvaguardia, compreso il recupero degli habitat naturali e l’eliminazione dei pesci invasivi. Mentre le azioni di recupero degli habitat verranno portate a termine, la sopravvivenza del tritone alpestre calabro sarà garantita grazie alla collaborazione con l’acquarium-vivarium Aquatis di Losanna (Svizzera). Già impegnata nella conservazione di numerose specie minacciate, Aquatis ospita già alcune coppie di tritone alpestre calabro, per il loro allevamento e la loro riproduzione, con il supporto di Eaza (European Association Zoos and Aquaria).
Gli animali nati in cattività saranno poi restituiti al loro ambiente di origine quando il disturbo dei pesci sarà eliminato e gli habitat restituiti alla loro situazione naturale. Questo progetto beneficia dell’approvazione e del finanziamento della Regione Calabria, con il supporto del Comune di Fagnano Castello.
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