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L’Epicentro della ‘ndrangheta. Processo d’Appello per i vertici dei quattro clan che comandano a Reggio – NOMI

Avrà inizio il 25 ottobre il secondo grado di giudizio per 56 imputati. Le principali accuse contestate sono associazione mafiosa, estorsioni e danneggiamenti

Pubblicato il: 23/08/2023 – 13:41
L’Epicentro della ‘ndrangheta. Processo d’Appello per i vertici dei quattro clan che comandano a Reggio – NOMI

REGGIO CALABRIA Inizierà il 25 ottobre in aula bunker a Reggio Calabria il maxiprocesso “Epicentro” concluso con il rito abbreviato, a luglio del 2022, con 54 condanne e 5 assoluzioni. Sono 56 complessivamente gli imputati per i quali la Corte d’Appello ha fissato la prima udienza del processo di secondo grado e tra questi ci sono presunti boss e gregari delle famiglie mafiose della città finiti al centro delle indagini coordinate dal procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Stefano Musolino e dai sostituti della Dda Walter Ignazitto, Nicola De Caria e Giovanni Calamita. Associazione mafiosa, estorsioni e danneggiamenti sono le principali accuse contestate a esponenti delle cosche De Stefano-Tegano-Molinetti, Libri, Condello, Barreca, Rugolino, Ficara, Latella e Zito-Bertuca. In primo grado la pena più pesante, 23 anni di carcere, è stata inflitta a Domenico Calabrò, ritenuto il principale consigliere del boss ergastolano Filippo Barreca, condannato a 20 anni di reclusione così come Demetrio Condello, Carmine De Stefano, Orazio De Stefano, Antonio Libri e Luigi Molinetti detto “la Belva”. Nel primo processo erano stati condannati anche Donatello Canzonieri (19 anni e 8 mesi), Giandomenico Condello (18 anni e 10 mesi), Giorgino De Stefano detto “Malefix” (12 anni e 8 mesi), Paolo Rosario De Stefano (14 anni), Edoardo Mangiola (18 anni), Alfonso Molinetti di 65 anni (12 anni e 2 mesi), Antonino Monorchio (16 anni e 8 mesi), Carmine Polimeni (16 anni) e Domenico Tegano (18 anni). Nelle motivazioni della prima sentenza, il gup Francesco Campagna aveva sottolineato che “le risultanze processuali documentano l’esistenza di un’ampia confederazione di cosche sul territorio reggino”. Nato dalle inchieste, “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo corso”, il maxi-processo “Epicentro” è la prosecuzione dei processi “Olimpia” e “Meta”. “Gli inquirenti – si legge sempre nella prima sentenza – hanno compiutamente dimostrato che il controllo delle attività estorsive sul centro di Reggio Calabria fosse appannaggio delle quattro cosche di ‘ndrangheta con maggiore peso specifico criminale, nello specifico De Stefano, Tegano e Condello di Archi e della cosca Libri di Cannavò”. (Ansa)

Gli imputati

Achraf Aboulkair

Giuseppe Araniti

Francesco Aricò

Antonio Riccardo Arturo

Filippo Barreca

Luana Barreca

Marcello Bellini

Cosimo Bevilacqua

Domenico Calabrò

Salvatore Campolo Amato

Donatello Canzonieri

Paolo Caponera

Antonio Cappellieri

Demetrio Condello

Giandomenico Condello

Pasquale Maurizio De Carlo

Carmine De Stefano

Giorgio De Stefano

Orazio Maria Carmelo De Stefano

Paolo Rosario De Stefano

Giovanni Battista Foti

Giovanbattista Fracapane

Luigi Germanò

Santo Germanò

Andrea Giungo

Francesco Giustra

Antonino Labate

Francesco Labate

Antonino Latella

Antonio Lavilla

Giuseppe Lezzo

Antonio Libri

Edoardo Mangiola

Maria Modafferi

Alfonso Molinetti

Luigi Molinetti

Salvatore Giuseppe Molinetti

Antonio Monorchio

Domenico Morabito

Paolo Morabito

Domenico Musolino

Filippo Palumbo

Giuseppe Pizzimenti

Nicola Pizzicanti

Antonino Augusto Polimeni

Carmine Polimeni

Lorenzo Polimeno

Pasquale Politi

Giovanni Francesco Raffa

Antonino Randisi

Salvatore Saraceno

Antonio Serio

Domenico Tegano

Paolo Tripodi

Andrea Vazzana

Vincenzino Zappia

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