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il bilancio

«Calabria nella morsa di Meloni e Occhiuto. Alla Schlein chiediamo l’impegno del partito nazionale per questa terra»

Bilancio del segretario regionale del Pd Irto della tre giorni di Festa dell’Unità a Vibo. «Mobilitazione per la sanità pubblica e contro i tagli»

Pubblicato il: 04/09/2023 – 12:32
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«Calabria nella morsa di Meloni e Occhiuto. Alla Schlein chiediamo l’impegno del partito nazionale per questa terra»

VIBO VALENTIA «Continueremo con l’estate militante in Calabria per tutto il mese di settembre e sono profondamente convinto che tutto questo sia utile per riconnetterci ai bisogni e alle speranze dei calabresi e degli italiani».  Con queste parole il segretario regionale del Pd Nicola Irto ha concluso la festa dell’Unità del partito a Vibo Valentia, impreziosita dalla presenza del leader nazionale Elly Schlein. Irto ha ringraziato Schlein, evidenziando che «è stata la prima segretaria nazionale del Pd che viene a Vibo Valentia, è la prima volta da quando è nato il Pd ed è un segnale importante per questa città che tra l’altro nella prossima primavera andrà al voto». Quindi ha tirato le somme della tre giorni di incontri e dibattiti a Vibo Valentia, una tre giorni nella quale i dem hanno anche provato a portare avanti il progetto di costruzione di un campo di centrosinistra largo e progressista anche in Calabria.

«Abbiamo dimostrato di saper essere comunità»

«Tre giorni ricchissimi, ringrazio davvero la comunità democratica calabrese che ha dimostrato di essere una comunità che sa fare comunità, sa stare insieme, si è ritrovata, inizia a rispettarsi e a parlarsi e a confrontarsi», ha aggiunto Irto. «E’ stata un’estate militante importante in Calabria, quasi 46 date di estate militante in giro per la Calabria, un’estate di ripartenza sul tema del salario minimo e sulle grandi battaglie politiche che la segretaria Schlein e il partito nazionale hanno rilanciato e che riguardano anche la Calabria. Siamo stati a contatto con le persone. Tra i tanti dati emersi – ha proseguito il segretario regionale del Pd – ce n’è uno in particolare: i calabresi, a differenza di tanti altri, oggi sono schiacciati da una doppia morsa. Il primo è essere schiacciati dal governo Meloni che il 10 agosto ci ha spiegato i tagli al Pnrr, i tagli a opere strategiche per questa regione e per il Mezzogiorno, in apertura della festa abbiamo detto alcuni dati, fatto un piccolo studio con la segreteria regionale del Pd, e ci sono tagli che riguardano tutt’Italia ma valgono per un cittadino veneto 121 euro, 136 euro per un cittadino lombardo e 489 per un cittadino calabrese. È un governo a cui la Calabria non interessa, se ne frega della Calabria. I calabresi sono in mezzo a tutto questo, a un governo nazionale che pensa di mettere tra le priorità l’autonomia differenziata: noi abbiamo detto no e continueremo a dire no, dobbiamo aumentare la mobilitazione, dobbiamo dire no a un provvedimento che spacca l’Italia, ammazza il Mezzogiorno, è un ricatto della Lega che può anche cambiare nome ma ha la testa e il cuore al Nord e non gliene frega niente del Mezzogiorno e della Calabria. È sparito ogni impegno infrastrutturale verso questa regione, la Statale 106, l’Alta velocità, il tema del porto di Gioia Tauro, la Zes. E allora – ha rimarcato Irto – dobbiamo dire ai calabresi che una alternativa è possibile, dobbiamo dire che il governo Meloni va contrastato non solo in Parlamento ma con una grande mobilitazione collettiva».

«Basta con l’annuncite di Occhiuto»

Irto ha poi ampliato il fronte: «E poi  i calabresi sono stretti dal dramma del governo nazionale ma anche dal governo regionale, che è un governo che non c’è: non abbiamo un governo, non abbiamo assessori, non abbiamo un Consiglio regionale di maggioranza che dibatte, discute e propone, abbiamo un governatore che ogni giorno ci racconta che deve annunciare qualche cosa, ha l’annuncite, non riesce davvero a produrre alcun risultato per i calabresi e semmai accetta supinamente quello che il governo nazionale sta facendo solo per una questione di colore politico e riesce anche a contraddire se stesso: qualche giorno fa in un’intervista a un giornale nazionale ha detto che se non definiscono i Lep io sono contro l’autonomia differenziata, solo che c’è un piccolo particolare, Occhiuto ha già detto sì all’autonomia differenziata firmando l’accordo Stato-Regioni con Calderoli, quindi non prendere in giro i calabresi. E poi – ha sostenuto il segretario dem – c’è la vera grande questione: se c’è uno dei drammi complessivi in Calabria è quello della sanità, del diritto a curarsi, di non morire e poter avere una sanità pubblica che oggi non c’è. probabilmente i calabresi stanno vivendo il momento più basso della storia di questa regione e anche questo rientra in un taglio che il governo Meloni sta facendo alla sanità pubblica, solo che la Calabria è ancora più indietro partendo da condizioni peggiori. Nessun risultato è stato messo in campo, nessuna iniziativa da parte del governo regionale e dal commissario della sanità che è anche il presidente della Regione».

«Alla Schlein chiediamo l’impegno del partito per la Calabria»

Irto si è poi rivolto alla leader del popolo dem Schlein. «Una richiesta facciamo alla segretaria come comunità democratica calabrese: noi conduciamo la battaglia del salario minimo che è una battaglia di civiltà, lo stiamo facendo con la raccolta firme, la faremo in Parlamento e continueremo a farla nelle piazze, nelle strade, ovunque, è la nostra carta identità in questo momento, ma chiediamo accanto al salario minimo di aprire una grande mobilitazione pubblica sulla sanità pubblica universale, perché questa battaglia di valore nazionale in Calabria assume i connotati della possibilità di dare una prospettiva a questa regione, perché il rischio vero è che se hai la carta di credito vivi altrimenti muori, e tutto questo è inaccettabile in un paese civile e in una regione civile. Per questo – ha sostenuto Irto – ti chiediamo un impegno nazionale sulla Calabria, sulla sanità, sull’aiutarci a creare un’opposizione: noi abbiamo avuto dibattiti anche con le forze alternative alla destra nel panel sul salario minimo e stiamo provando a costruire una raccolta di tutte le forze alternative alla destra – è lì che giocheremo una partita vera per una alternativa in Italia e in Calabria. Io sono convinto che senza Pd questa alternativa non sia possibile, per questo è importante che il Pd stia in piazza, nelle strade, faccia mobilitazione. Continueremo con l’estate militante in Calabria per tutto il mese di settembre e sono profondamente convinto che tutto questo sia utile per riconnetterci ai bisogni e alle speranze dei calabresi e degli italiani». Questa la conclusione di Irto dalla sua pagina facebook: «Sono contento ed orgoglioso. Dobbiamo proseguire con questa stessa energia, allargando il centrosinistra e lavorando sul terreno delle proposte e dell’esempio per essere alternativi al centrodestra, che vuole dividere l’Italia, distruggere il Servizio sanitario nazionale, deprimere il Sud e reprimere il dissenso, le differenze individuali e le libertà sancite dalla Costituzione». (a. cant.)

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