ROMA Il governo ha espresso parere positivo all’emendamento di Fi al ddl sull’Autonomia differenziata, che definisce da subito quale sono le materie su cui devono essere definiti i livelli essenziali di prestazione (Lep), anziché farli decidere da una successiva legge. Il parere favorevole, come si legge sui resoconti del Senato, è stato espresso dal ministro Roberto Calderoli, che si è così conformato al parere altrettanto favorevole del relatore Costanzo della Porta.
La proposta è stata depositata da Mario Occhiuto, fratello del governatore della Calabria che ha oggi annunciato l’emendamento. Si tratta sul piano tecnico di uno dei 59 subemendamenti all’emendamento di Fdi che riscrive l’articolo 3 del ddl sull’Autonomia, quello che riguarda la definizione dei Lep, uno dei punti più discussi. Mentre l’emendamento di Fdi, su cui relatori e governo avevano dato già parare positivo, rinviava ad una successiva legge la definizione “delle materie o ambiti di materie che risultano riferibili ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”, il subemendamento Occhiuto, indica subito tali ambiti. Essi vengono elencati e sono Organizzazione della giustizia di pace; Norme generali sull’istruzione; Tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; Tutela e sicurezza del lavoro; Istruzione; Ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; Tutela della salute; Alimentazione; Ordinamento sportivo; Governo del territorio; Porti e aeroporti civili; Grandi reti di trasporto e di navigazione; Ordinamento della comunicazione; Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; Valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali.
x
x