«La ‘ndrangheta e la mentalità violenta, liberticida, maschile e maschilista di cui si nutre ha punito Maria, colpevole di voler essere una donna libera. Il suo sorriso, però, come ha detto suo fratello Vincenzo, continua a splendere in ciascuno di noi. È diventato faro per le nostre scelte quotidiane, ha permesso a tante e tanti di liberarsi dal gioco di poteri abusanti, la sua libertà e il suo coraggio d’amare ha ispirato piccole grandi scelte quotidiane che rendono più giusta questa terra. “Maria sono anch’io”, nella rivendicazione del mio essere una donna libera che può scegliere liberamente chi amare. “Maria sono anch’io”, nella battaglia per l’autodeterminazione. “Maria sono anch’io”, nelle piccole scelte quotidiane a difesa del diritto di fare impresa per l’affermazione di un lavoro onesto e dignitoso. “Maria sono anch’io”, ogni volta che decido di non avere paura e di parteggiare perché “odio gli indifferenti”. “Maria sono anch’io”, tutte le volte che provo a innescare piccoli processi di cambiamento. Vorremmo che arrivasse chiaro il messaggio: “siamo tuttə Maria Chindamo”.Cambiando le nostre foto del profilo o pubblicando sui nostri social e allegando questo scritto. Un segno di vicinanza alla sua famiglia, una presa di posizione, un messaggio chiaro a chi pensava che la libertà potesse essere punita ma non si è reso conto che, invece, quella la forza ha generato nuove ribellioni, nuove forme di responsabilità, nuova rabbia e necessità di agire».
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