REGGIO CALABRIA Ci sono ancora tanti dubbi e domande a cui rispondere per dare, dal punto di vista storico, una lettura completa di quello che accadde durante la battaglia dello Zillastro, in Aspromonte. Quel che è certo fino ad oggi è che lo scontro, tragica appendice della Seconda guerra mondiale, combattuto all’alba dell’8 settembre 1943, provocò cinque morti italiani e due canadesi, i cui nomi sono stati tutti apposti su una targa in occasione della 80esima commemorazione dell’evento. Per l’occasione in provincia di Reggio Calabria è giunto il capitano di vascello André Boisjoli, l’addetto militare dell’ambasciata del Canada in Italia.
Nelle ore in cui Pietro Badoglio firmava la resa incondizionata dell’Italia nei confronti delle forze alleate durante la seconda guerra mondiale, in Aspromonte, sui Piani dello Zillastro, si spegnevano gli ultimi echi di una battaglia tra 400 paracadutisti del 185° Battaglione della Nembo e 5mila soldati canadesi di due reggimenti, il Nuova Scozia e l’Edmonton. Uno scontro che si rivelò di fatto «inutile», così come da molti definito proprio perché l’Italia era ormai fuori dalla guerra, e che costò certamente la vita a sette giovani soldati, cinque italiani e due canadesi. Le ricerche per accertare la verità, negli anni, sono andate avanti, per cercare di dare un nome a chi è morto in combattimento, anche se i punti interrogativi sulla circostanza che i soldati sapessero o meno della firma dell’armistizio ancora sono molti.
«Grazie alla collaborazione con il Ministero dei Veterani del Canada e l’addetto militare di Italia, il capitano di vascello André Boisjoli, siamo venuti in possesso sia della documentazione che ci ha consentito di arrivare alle fonti», ha spiegato Enrico Tedesco, Ceo StarGate, che ha aggiunto: «Le fonti sono presso il New Regiment Nova Scotia. Esiste un archivio dell’Intelligent Summary, una sorta di struttura che riepilogava minuto dopo minuto ciò che è accaduto e grazie a una ricerca oculata siamo riusciti a risalire e a ricostruire esattamente cosa è accaduto quella mattina. Noi non possiamo con un grado di certezza affermare se siano stati gli italiani o i canadesi per primi a iniziare a ingaggiare questa battaglia, di sicuro sappiamo che era una battaglia inutile. Potrebbe esserci anche qualche altro nome, perché purtroppo non c’era un registro ufficiale».
Solenne e sentita da Italia e Canada la commemorazione. Oggi sulla targa i nomi dei soldati italiani e canadesi, un tempo nemici, sono uno accanto all’altro. «E’ un evento importante – ha spiegato il capitano di vascello André Boisjoli – perché è necessario più che mai trasmettere ai giovani in cosa consiste il prezzo della pace, far capire quanto è costata». «Rendiamo il giusto tributo a chi cadde in battaglia. Abbiamo raggiunto un importante risultato – ha detto Annunziato Mileto, presidente sezione Anpdi Reggio Calabria – apponendo una lapide con i nomi dei caduti, sia italiani che canadesi, una circostanza che simboleggia l’amicizia dopo la cruenta battaglia che ha visto questi giovani morire, che hanno eseguito degli ordini per non venire meno al loro giuramento». (m.r.)
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