CATANZARO Il gioco a incastri della sanità calabrese. La sfida “autunnale” del presidente della Regione Roberto Occhiuto incassa il primo tassello, di sostanza, perché riguarda la governance del settore, il punto più delicato di tutti. Dopo la scomparsa prematura e molto dolorosa del commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti, è questo del management il vero “nodo” che il governatore e commissario della sanità calabrese deve districare a stretto giro di posta. E sotto questo aspetto secondo gli addetti ai lavori e diverse fonti della Cittadella la nomina a sub commissario del dg del Dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi, una dei “fedelissimi” di Occhiuto e con Occhiuto in prima linea nell’impegnativa azione di ricostruzione del settore in Calabria, rappresenterebbe un passaggio decisivo che schiude le porte ad atri passaggi decisivi destinati a mettere definitivamente a punto la filiera gestionale del comparto, quella filiera che passa dalla struttura commissariale, attraversa il Dipartimento e arriva ad Azienda Zero. Tutto legato da un indissolubile fil rouge.
Fantozzi da mesi era fortemente indicata a prendere il posto lasciato vacante dopo il “pasticcio” della nomina poi revocata dell’alto ufficiale dei carabinieri e “supersceriffo” dei bilanci Maurizio Bortoletti, ma l’iter per chiudere questa partita – è la ricostruzione più accreditata al terzo piano del palazzo della Regione – si era bloccato ad agosto, con la scomparsa di Profiti che ha rimesso in discussione tutti gli assetti. Ora però è arrivato l’ok del Consiglio dei ministri, ok deliberato d’intesa – secondo liturgia – con il governatore e commissario Occhiuto. E adesso anche il “risiko” della governance della sanità calabrese potrebbe sbloccarsi. Tutto ruota attorno ad Azienda Zero, “creatura” voluta da Occhiuto e negli ultimi mesi finalmente avviata da Profiti: Azienda Zero è senza guida da metà agosto ma i bene informati sostengono che adesso, dopo la nomina di Fantozzi e la verifica del tavolo interministeriale sul consuntivo, Occhiuto si appresterebbe a sanare rapidamente anche questo vulnus. In un recente incontro con i big del centrodestra, Ochciuto avrebbe manifestato un po’ di preoccupazione – si tratta di trovare un commissario dall’identikit di prestigio qual era quello di Profiti – riferendo però di avere sulla scrivania alcuni nomi importanti in valutazione. Ora in tanti, alla Cittadella, sono pronti a scommettere che Occhiuto procederà a breve anche alla nomina del nuovo commissario di Azienda Zero. Si fa insistentemente il nome di Ernesto Esposito, attuale sub commissario che ormai conosce bene la macchina calabrese, così come qualcuno parla del generale Antonio Battistini, oggi commissario all’Asp di Catanzaro e di Vibo Valentia, ma c’è anche chi sostiene che Occhiuto possa rivolgersi anche a una figura autorevole finora top secret. Una volta chiuso il capitolo Azienda Zero (con la definizione delle competenze tra l’ente e il Dipartimento), ecco l’ultimo step, chi guiderà il Dipartimento dopo Fantozzi: sembra quasi scontato un interim dell’attuale dg della Transizione Tommaso Calabrò, un interim che però non dovrebbe durare molto, e poi arriverà anche la nomina del dg, ruolo per il quale tra i “papabili” viene annoverato l’attuale vicario Francesco Lucia. (a. cant.)
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