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Dimensionamento scolastico, Voce: «La proposta di Ferrari è una porcata»

L’affondo del sindaco di Crotone: «Inaccettabile tagliare senza criterio l’autonomia delle scuole della città. Gli studenti alzino le barricate»

Pubblicato il: 27/09/2023 – 12:28
di Gaetano Megna
Dimensionamento scolastico, Voce: «La proposta di Ferrari è una porcata»

CROTONE La proposta di dimensione scolastica «è una vera porcata e gli studenti dovrebbero alzare le barricate». Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, rompe il silenzio, che ha caratterizzato i primi giorni di dibattito sulla proposta di dimensionamento scolastico, e chiede al presidente della Provincia pitagorica che ha elaborato quella proposta, di fare marcia indietro e correggere gli errori che penalizzano le scuole della città capoluogo di provincia e la sua utenza. «Una volta un ministro del governo italiano per descrivere la legge elettorale che porta il suo nome – ha iniziato a dire Voce – la ha definita una porcata». Voce si riferisce alla legge elettorale proposta dal leghista Roberto Calderoli e approvata dal Parlamento nell’ottobre del 2013. Questa legge è stata appunto definita dallo stesso Calderoli, in una intervista rilasciata subito dopo la sua approvazione, «una porcata». Secondo Voce «c’è analogia tra la legge Calderoli e il dimensionamento scolastico proposto dall’amministrazione provinciale di Crotone». Entrando nel merito della proposta, Voce definisce «inaccettabile il proposito del presidente Ferrari di tagliare, senza alcun criterio, l’autonomia delle scuole della città». Su Crotone si propone «di distruggere l’autonomia di tre scuole secondarie di primo grado e due di secondo grado». Su otto ridimensionamenti presenti nella proposta «ben cinque riguardano la città di Crotone, che è capoluogo di provincia». «Questa attività è stata fatta con il manuale Cencelli», ha aggiunto il sindaco. Anche se si esprime in politichese, Voce accusa la Provincia di avere accontentato i sindaci amici distribuendo i benefici solo a loro. A ben guardare il contenuto della proposta nel suo complesso emerge, infatti, che a beneficiare sono soprattutto i Comuni dove ci sono sindaci che avevano partecipato all’iniziativa messa in campo da Ferrari per dare vita al partito dei primi cittadini. Non sfugge nemmeno che a beneficiare siano soprattutto Cirò Marina e Cirò che raddoppiano l’autonomia passando da due a quattro istituti e Isola Capo Rizzuto che conquista l’autonomia di una scuola secondaria di secondo grado, grazie al declassamento di importanti istituti che operano a Crotone. «Credo – ha detto Voce – per impedire la porcata gli studenti di Crotone dovranno alzare le barricate, in quanto non è stato usato il criterio numerico che tenesse conto degli iscritti reali nei vari istituti scolastici». Secondo Voce, che parla anche da insegnante, «non è stato nemmeno utilizzato un criterio che tenga conto della didattica e dei bisogni formativi degli studenti»; «si sarebbe dovuto procedere mettendo insieme istituti tecnici con istituti tecnici, istituti professionali con professionali e via dicendo». «Vorrei che qualcuno mi spiegasse – ha sottolineato Voce – perché è stato utilizzato un criterio che non tiene in nessun conto la città e il sindaco di Crotone». Tornando sui numeri degli alunni iscritti negli istituti dimensionati, Voce ha aggiunto: «Cinque su sei istituti scolastici di Crotone su cui pesa la proposta di dimensionamento hanno una media di iscritti che supera i 1.000 alunni, ecco perché dico che il criterio numerico doveva avere la preminenza; invece hanno applicato il metodo che tutti disconoscono e dovrebbero spiegare soprattutto agli alunni del “Pertini” come mai circa 300 giovani iscritti a questo istituto dovrebbero andare a Cutro, che ne ha un terzo, oppure ai ragazzi del Nautico che dovrebbero fare riferimento come dirigenza ad Isola Capo Rizzuto, dove ci sono meno alunni».

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