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Cosenza, la discarica a cielo aperto di via Antonino Catera – FOTO E VIDEO

Da anni in quella zona della città vengono depositati rifiuti di ogni genere tra la quasi indifferenza generale

Pubblicato il: 17/10/2023 – 14:10
di Francesco Veltri
Cosenza, la discarica a cielo aperto di via Antonino Catera – FOTO E VIDEO

COSENZA Non è certo una delle strade principali della città e sicuramente non è tra quelle da inserire a pieno diritto nel “salotto buono” di una Cosenza lanciatissima (?) nella lotta per lo scettro 2026 di Capitale della Cultura. Eppure da quelle parti, oltre ai residenti, ogni mattina passano decine di studenti, diretti all’istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci-Nitti”. Stiamo parlando di via Antonino Catera (giornalista cosentino) e in particolare di un marciapiede che conclude la sua corsa in un grande piazzale abbandonato al suo destino che, a guardarlo bene, sembra una sorta di terra di nessuno in cui male e bene si mescolano e si frequentano senza darsi troppo fastidio e in cui tutto è consentito, persino lasciare a terra ogni genere di rifiuto (e senza che sia raccolto per settimane, a volte mesi). Una situazione che va avanti da oltre un decennio e che nessun cittadino o amministratore ha mai pensato di provare a risolvere definitivamente. «Di tanto in tanto – ci spiega un residente della zona – vengono con dei mezzi comunali a prendere qualcosa per portarla via, e quando non accade qualcuno improvvisa dei piccoli falò per cancellare questo obbrobrio. Ma dopo poche ore, tutto torna come prima, la gente vede questo posto come una discarica, come se ci fossero dei cassonetti invisibili dell’immondizia. Perché le persone sono tanto incivili?».

Rifiuti lasciati a terra per decine di metri

Percorrendo per decine di metri con l’automobile la via in questione, prima di raggiungere la salita che porta su viale Paolo Borsellino (giudice siciliano), sulla destra ci si imbatte sistematicamente in un’immagine desolante, per certi versi surreale: materassi, frigoriferi, cerchioni e paraurti di autovetture, tegole, mobili, vetri, topi, cartoni, sedie girevoli inutilizzabili, sacchi pieni zeppi di chissà che cosa, alcuni dei quali bucati, e poi ancora mucchi di erbaccia e altri rifiuti che provengono probabilmente da cantieri edili. Tutto ammassato o sparpagliato, se si escludono un paio di pezzi di arredamento poggiati “educatamente” contro il muro che delimita la zona. In certi giorni, capita di trovare il materiale che 24 ore prima era lì in bella mostra sul bordo della strada, completamente carbonizzato, come se qualcuno avesse trovato in autonomia un rimedio – improprio – per contrastare quello scempio a cielo aperto che oltre a dare un’immagine degradante a un luogo cittadino quasi del tutto dimenticato da chi dovrebbe invece vigilare e denunciare, incide non poco sulla salute di chi lo abita.


La domanda di chi vive in quelle strade e non riesce proprio a provare indifferenza per ciò che lo circonda è la seguente: dando per scontata la condanna nei confronti di chi ha trasformato quell’area in una discarica abusiva, l’amministrazione comunale cosa intende fare per risolvere il problema definitivamente (ovviamente dissesto ereditato dalla precedente amministrazione permettendo)? (1. continua)

Per eventuali segnalazioni è possibile scrivere a redazione@corrierecal.it

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