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FdI celebra (anche) in Calabria un anno di governo: «Grande attenzione a questa terra»

Kermesse con l’intervento di Ferro. Orsomarso (ri)frena sulla fusione di Cosenza. Rapani: «A noi la candidatura a sindaco di Corigliano Rossano»

Pubblicato il: 22/10/2023 – 12:47
FdI celebra (anche) in Calabria un anno di governo: «Grande attenzione a questa terra»

RENDE «Il governo Meloni sta guardando al Sud con grande attenzione». Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, coordinatore regionali di Fratelli d’Italia, intervenendo alla kermesse di Fratelli d’Italia a Rende in occasione delle manifestazioni organizzate in tutte le regioni per celebrare un anno di governo a guida Meloni: a concludere le manifestazioni è stato un intervento video della stessa Meloni (leggi qui). In Calabria a fare il punto sono stati Ferro e i parlamentari di FdI Fausto Orsomarso ed Ernesto Rapani.

L’intervento di Orsomarso

A esordire nella kermesse, moderata dal giornalista Attilio Sabato, è stato Orsomarso, che ha illustrato alcuni risultati per la Calabria, come il rigassificatore di Gioia Tauro e le infrastrutture, annunciando a breve la visita di ministri come Musumeci e Lollobrigida:  «C’è una tenuta a tutti i livelli, una volontà di far tornare l’Italia grande, e questo riguarda nel piccolo anche noi calabresi.  Dall’esterno abbiamo sempre avuto l’idea che fare il parlamentare è una vacanza, ma invece c’è grande fatica. Questo governo – ha sostenuto Orsomarso – ha fatto tantissimi decreti. Quelli che hanno regalato mance agli italiani sono anche quelli che hanno smembrato il Parlamento.  Sono per la fiducia anche nelle difficoltà, la Calabria cambia ogni giorno e noi dobbiamo accompagnare lo sforzo delle nuove generazioni. Tu conti se c’è una visione nazionale: questa – ha aggiunto Orsomarso – è l’unica regione che può avere grande sviluppo, la sfida è qui. C’è da correggere qualche resistenza, che è un pezzo di burocrazia. Gli accordi di programma per la Calabria li abbiamo rilanciati noi con Jole Santelli e con Occhiuto, per 20 anni è stato tutto fermo. La svolta è aver messo in campo una filiera e uno sforzo complessivo.  E stiamo dimostrando che possiamo restituire l’immagine di una Calabria che sta in Italia e nel Mondo, oggi non siamo più il Sud piagnone». Orsomarso poi si è soffermato sul progetto della “Grande Cosenza” (la fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero): «Ci sono fusioni e fusioni e vanno viste tutte. Dobbiamo essere cauti, ascoltare i cittadini e capire, non bisogno avere pregiudizi. Il Consiglio regionale ha fatto un provvedimento che parte dall’alto, ci può stare: io dico che si dibatte e si offrono prospettiva, bisogna essere responsabili senza essere innamorati delle idee. Noi – ha aggiunto Orsomarso – ci abbiamo messo la faccia, la accompagneremo, si tratta di capire il valore del referendum, anche consultivo. No a processi alle intenzioni.  C’è oggettivamente una resistenza, il fatto è che i processi vanno governati».

L’intervento di Ferro

A sua volta Ferro ha evidenziato che «il governo sta guardando al Sud con grande attenzione, si veda l’ultimo Decreto Sud.  C’è poi l’attività del ministero dell’Interno, pensiamo ai dati positivi sui beni confiscati, all’aumento degli organici delle forze dell’ordine e nel 2024 avremo risultati importanti, pensiamo alla nascita di presidi di legalità e di sicurezza in Calabria, all’impegno sul tema dell’immigrazione. Con Il decreto Cutro il governo ha finalmente dimostrato che l’Italia da sola non ce la poteva fare e abbiamo cambiato una narrazione, lo dimostra la visita di Von der Layen con la Meloni a Lampedusa e la linea dell’Europa che ricalca quello della Meloni. In Italia non si arriva in modo illegale e si puniscono gli scafisti». Ferro si è soffermata anche sul tema dello scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose:  «E’  sempre un dolore, soprattutto quando avviene in Calabria. Va rivista la norma sugli scioglimenti sia i poteri dei commissari che spesso non sono messi nelle condizioni di lavorare in modo straordinario. Noi stiamo lavorando per la modifica ma nel contempo esortiamo anche la burocrazia perché spesso puntiamo l’indice contro la politica ma spesso è colpa della burocrazia e ci deve essere una norma che una volta per tutte chiarisca le responsabilità per non buttare a mare un intero Comune per una sola mela marcia. Ferro ha poi esposto quelle che con il governo nazionale, in sinergia con quello regionale, sono state e sono «idee che diventano azione, come la Statale 106 che è un risultato del governo Meloni, il Ponte dello Stretto, le infrastrutture, e le politiche regionali che ci vedono come grande squadra impegnata in collegamento con il governo, i 20 milioni stanziati per la sicurezza delle Zes, la sanità. C’è una evidente centralità del Sud e della Calabria nell’azione del governo. L’altro giorno abbiamo partecipato all’anniversario dell’Università di Catanzaro che ha raggiunto importanti risultati ma questo è stato possibile anche grazie al governo. Io ho avuto un infortunio e ho deciso di curarmi in Calabria e lo rifarei altre 100mila volte perché c’è una sanità che ha anche delle eccellenze. Penso in generale che si stia facendo tanto. Tutto questo significa che c’è una Calabria che può gareggiare con tutti, e sappiamo – ha concluso il sottosegretario –  che l’Italia non riparte se non riparte il Sud».  

L’intervento di Rapani

Infine, Rapani:  «A distanza di un anno non possiamo dire che questo governo non guarda alla Calabria e non dà attenzione alla Calabria, tutt’altro. Penso agli impegni per la fascia jonica, per la quale mi sento soddisfatto, non completamente ma molto soddisfatto. Pensiamo ai 3 miliardi per la Statale 106, che è un dato di fatto. E poi il progetto dell’elettrificazione della dorsale jonica Sibari-Crotone-Catanzaro-Lamezia, grazie alla collaborazione della Giunta e dei consiglieri regionali: il primo bando è stato già bandito. Questo significa per la fascia jonica la possibilità di portare l’utenza all’aeroporto di Crotone e poi nel 2026 anche a Lamezia».  Un passaggio Rapani l’ha dedicato anche al tema delle Amministrative, con particolare riferimento al territorio di sua più diretta competenza, Corigliano-Rossano: «Fratelli d’Italia – ha detto il senatore meloniano – avanza la candidatura per Corigliano Rossano, stiamo dialogando con gli alleati e ci siamo aperti anche ad altri partiti come Azione e  ai movimenti civici a cui sottoporremo un programma che è la priorità, una volta definita con gli alleati questa fase più inizieremo a parlare il candidato sindaco, Fratelli d’Italiana naturalmente rivendica la sua candidatura: abbiamo più di un nome, abbiamo una classe dirigente all’altezza e tra i nomi c’è anche Ernesto Rapani».

Il saluto di Antoniozzi

«Un contrattempo dell’ultimo minuto non mi ha consentito di essere stamani a Rende. Me ne scuso con gli amici e i simpatizzanti del partito e con i colleghi parlamentari. Ritengo fondamentale continuare il lavoro di ascolto in periferia per Fdi che ha dinanzi a sé la possibilità di essere il punto di riferimento di una vasta area di elettorato moderato. Stiamo crescendo, assumendo una posizione sempre più incisiva sui grandi temi della Calabria: le opere infrastrutturali, dalla 106 a Gioia Tauro sino all’alta velocità, rappresentano sfide cruciali per lo sviluppo. Ma anche la sanità e la gestione dei servizi. Dobbiamo essere vicini ai sindaci, realizzare la nuova legge per l’elezione del presidente della provincia abolendo l’abominevole Del Rio, recitare un ruolo da protagonisti in chiave generale e complessiva. FdI ha donne e uomini in grado di amministrare le città e di essere attori della nuova fase della vita politica regionale. Sul tema del lavoro, soprattutto, possiamo e dobbiamo svolgere un ruolo di primo piano, ad esempio raccogliendo l’intelligente sfida della Cisl e di Sbarra sulla partecipazione. Saremo sicuramente parte attiva del nuovo corso se sapremo essere all’altezza di ciò che ci dice Giorgia Meloni: consapevolezza ma anche umiltà. Sono sicuro che la vita politica cambierà decisamente sia per le drammatiche guerre in corso, sia dopo l’appuntamento delle elezioni europee che sigilleranno il successo di Fratelli d’Italia e apriranno squarci interessanti negli equilibri e nei rapporti». È quanto afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. (a. c.)

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