CATANZARO «Non è quello che avevamo pattuito». Così il presidente della Regione Roberto Occhiuto bolla la fuga in avanti del ministro Roberto Calderoli sulla sua riforma in materia di Autonomia differenziata. Sulle colonne de La Stampa, il governatore boccia l’idea del ministro leghista di procedere al varo della riforma applicando prima le norme autonomiste e poi garantire le risorse per finanziare i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep). «È un approccio sbagliato – tuona Occhiuto a questo proposito -. Le due cose devono viaggiare insieme, altrimenti per il Sud l’Autonomia rischia di diventare una trappola». Il presidente della Regione teme che «il primo vagone del treno quello della legge sull’Autonomia arrivi puntualmente in stazione mentre gli altri vagoni, che contengono il finanziamento dei Lep e il meccanismo di perequazione, finiscano su un binario morto».
Uno scenario che per Occhiuto porterebbe come «effetto finale» di «avere un aumento del divario tra Sud e Nord». «Esattamente il contrario – dice a La Stampa – di quello che potremmo ottenere». Ma alla domanda se il governatore della Calabria rientra tra quelli scettici sulla riforma, Occhiuto risponde con un secco «no». «L’Autonomia può essere una grande opportunità per il Sud – motiva il governatore calabrese – ma solo se quei vagoni di cui parlavamo arrivano nello stesso momento in stazione. Per la Calabria – sottolinea – sarebbe un’occasione avere l’autonomia sulla gestione dell’energia o dei porti».
«Non ho quindi alcun pregiudizio – precisa Occhiuto – purché si rispettino gli accordi iniziali. Adesso si può anche approvare la legge al Senato, ma prima dell’ok definitivo bisogna finanziare i Lep. Confido nell’equilibrio e nella saggezza di Giorgia Meloni».
Poi il governatore chiede di frenare sul progetto di autonomia senza prima la garanzia dei Lep ricordando gli obblighi costituzionali. «Trovo assurdo – afferma a questo proposito – che per la possibilità dell’Autonomia si vada di corsa e ci sia un’attenzione spasmodica, mentre per ottemperare a due obblighi costituzionali non ci sia alcuna fretta. Anche l’idea di permettere delle pre-intese è una fuga in avanti, se non sono finanziati i Lep».
«Questo modo di procedere non va bene a me – punta i piedi Occhiuto – e penso non vada bene nemmeno a Forza Italia».
E alla domanda se il governatore ne abbia parlato con il vicepremier Antonio Tajani, il governatore annuncia: «Ne abbiamo discusso in mattinata (ieri, ndr). Ringrazio lui e i ministri di FI perché è grazie a loro che si era raggiunto quell’accordo, che ora va rispettato».
«Credo di non parlare a titolo personale – conclude Occhiuto -. I governatori del Sud hanno le mie stesse preoccupazioni. Anche il gruppo parlamentare ha molti deputati e senatori meridionali che come me non hanno pregiudizi verso l’Autonomia, ma vogliono garanzie sulle risorse per i servizi da fornire ai cittadini. Altrimenti la conclusione è chiara a tutti: l’Autonomia non sarebbe più un’opportunità per il Mezzogiorno». (redazione@corrierecal.it)
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