TAURIANOVA «La celebrazione della “Giornata mondiale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” ci deve spingere a fare di più e meglio nel percorso di tutela e promozione dell’effettivo godimento dei diritti di tutti i bambini e di tutte le bambine. I bambini sono stati individuati come titolari di diritti specifici, riconoscendo che ciascuno di loro ha diritto ad essere trattato con dignità e correttezza, ad essere tutelato, a sviluppare appieno le proprie potenzialità e a partecipare all’ambiente che lo circonda».
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, intervenendo alla manifestazione organizzata a Taurianova, cui ha preso parte anche il Garante regionale Antonio Maziale.
«Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli – ha aggiunto Mancuso – ancora oggi assistiamo a situazioni di bambini e adolescenti vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o che vivono in condizioni di grave trascuratezza, con il pensiero rivolto in particolare a quelli che vivono nei territori dilaniati dalla guerra e ne subiscono drammaticamente le conseguenze. Questa ricorrenza deve soprattutto rappresentare il banco di prova e di verifica per interrogarsi su quanto è stato fatto e su quanto ancora si deve fare, per dare corpo e sostanza ai diritti universalmente riconosciuti ai minori e rendere la Calabria una regione a misura di bambino».
Per Mancuso «il legislatore regionale, istituendo il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, ha inteso contribuire a promuovere il diritto ad una famiglia, all’istruzione ed all’assistenza sanitaria, dando piena attuazione ai diritti e agli interessi sia individuali che collettivi dei minori. Qui, più che in altri ambiti, i compiti e le funzioni del Garante assumono una specifica pregnanza, in ragione del fatto che ad essere coinvolti sono i diritti fondamentali dei minori, che sono i soggetti più vulnerabili di fronte ai repentini mutamenti sociali e verso i quali occorre essere pronti ad offrire risposte certe ed efficaci ai bisogni di protezione. In tale prospettiva, si inserisce la “Mozione sull’età del consenso sessuale” approvata all’unanimità dall’Assemblea regionale, con cui si è avvertito come prioritaria l’esigenza di sensibilizzare il Governo, il Parlamento e l’Unione europea, affinché l’età del consenso oggi fissata a 14 anni, una delle più basse nel mondo occidentale, venga innalzata a 16 anni. La Calabria aspira a fare da apripista, per riportare nella giusta dimensione quel repentino processo sociale di “adultizzazione precoce” che non tiene conto di un corretto ed equilibrato sviluppo emotivo e psico-sessuale in linea con i corretti tempi di sviluppo psico-fisico del minore».
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