CATANZARO Passaggio cruciale, nella procedura per l’individuazione del nuovo comandante della Polizia Municipale della città capoluogo. È stata infatti approvata e resa pubblica la graduatoria di merito del relativo concorso, a suo tempo bandito dall’amministrazione di Palazzo De Nobili. L’atto, a firma della presidente della commissione giudicatrice, la segretaria generale Vincenzina Sica, individua in Vincenzo Ruocco il candidato che ha ottenuto il punteggio più alto. A seguire, al secondo posto, Francesco Iorno; subito dopo, a parità di punteggio, Amedeo Cardamone e Alessandro Leone; infine, Palmiro Impera. Pubblicata la graduatoria, sarà avviato adesso il conseguente iter amministrativo di verifica e poi di formalizzazione degli atti, che porterà alla nomina del nuovo vertice del Comando di via Daniele.
«Molto soddisfatta» si è detta l’assessora con deleghe alla Sicurezza e al Personale, Marinella Giordano. «All’atto del nostro insediamento – ha detto Giordano – la vicenda del comandante dei vigili era sostanzialmente in stallo da molto tempo e non è stato semplice, sul piano procedurale, rimettere in fila tutti i vari tasselli che ci hanno portato a bandire il concorso. Ora siamo finalmente approdati al risultato concreto che è anche il preludio a un altro passaggio altrettanto importante e cioè la pubblicazione, entro quest’anno, del bando per l’assunzione di nuovi agenti di polizia municipale. Nelle more, intanto, abbiamo già previsto con delibera di giunta di procedere al reperimento di cinque unità stagionali, che presteranno servizio per sei mesi. Il meccanismo che utilizzeremo sarà il medesimo adottato la scorsa estate, e cioè l’utilizzo delle graduatorie degli idonei in concorsi banditi da altri Comuni. La novità, in questo caso, è che la durata del contratto a termine verrà raddoppiata. Insomma – conclude Giordano – si cominciano a vedere i frutti concreti di un lavoro che, insieme con il sindaco Fiorita, abbiamo avviato sin da subito per allargare le spalle della nostra polizia municipale, i cui ranghi sono notoriamente sottodimensionati rispetto ai reali fabbisogni dell’ente ma, soprattutto, della città».
x
x