«L’ambulatorio infermieristico della Cittadella regionale non è mai stato rifornito di farmaci, presidi e non si è nemmeno provveduto allo smaltimento dei rifiuti speciali fin dalla sua (nuova) inaugurazione. Era il primo settembre 2022 quando, dopo una lunga battaglia condotta dal sindacato CSA-Cisal, l’importante punto di prima assistenza per i dipendenti regionali aveva ripreso le attività dopo una lunghissima pausa». «Eppure – evidenzia il sindacato – oggi scopriamo che l’allora Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini (adesso, l’Aou “Renato Dulbecco”) non ha rispettato l’atto d’intesa lasciando a mani nude due coraggiosi operatori sanitari che svolgono la propria attività presso l’ambulatorio all’interno della Cittadella».
«Gli infermieri, con una nota dello scorso 17 novembre e indirizzata agli enti interessati, hanno segnalato l’incresciosa circostanza e fatto l’ennesimo appello che, a quanto pare, non sarebbe il solo. Sollecitazioni finora rimaste inascoltate, così come i richiami del dirigente “Datore di Lavoro” della Regione Calabria. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria continua, purtroppo a disattendere, l’obbligo contenuto nell’articolo 4 “Fornitura materiali di consumo”, dell’atto d’intesa firmato con la Regione Calabria che impone, alla prima, di fornire “… i dispositivi di protezione individuale necessari per le attività di servizio al proprio personale; materiale sanitario, farmaci e presidi necessari alle prestazioni infermieristiche ambulatoriali; gli appositi contenitori per lo smaltimento dei rifiuti speciali e provvederà al relativo smaltimento”».
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