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Il Festival d’Autunno chiude con successo la 20esima edizione. «Positiva rete con le istituzioni»

Il bilancio di Tonia Santacroce, direttore artistico della manifestazione che ha toccato Catanzaro ma anche tanti altri Comuni della Calabria

Pubblicato il: 28/11/2023 – 13:29
Il Festival d’Autunno chiude con successo la 20esima edizione. «Positiva rete con le istituzioni»

CATANZARO «È stata un’edizione lunga, faticosa, nella quale abbiamo fatto rete con tante istituzioni, la Regione Calabria, il Ministero, il Comune di Catanzaro, i Comuni di Santa Caterina, Montauro, Tropea, con la Camera di Commercio, con la Fondazione Carical e con i tanti sponsor privati che ci hanno sostenuto per realizzare 24 eventi che hanno spaziato dalla danza, alla musica di ogni genere musicale, dal jazz, alla lirica, al pop, alla classica, alla sinfonica, al teatro, affrontando anche temi di importanza sociale come quelli del femminicidio oppure del trasformismo, che sono i mali principali dei nostri giorni».  Lo ha detto Tonia Santacroce, direttore artistico del Festival d’Autunno, tracciando in una conferenza stampa al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro il bilancio dell’intensa edizione, la ventesima, di una manifestazione che fa ormai parte dei grandi eventi culturali della Calabria.

Il coinvolgimento dei giovani

«Sono molto felice – ha aggiunto Santacroce – di aver coinvolto tantissimi giovani a teatro quest’anno, merito forse anche di alcuni eventi particolarmente dedicati a loro come “Machine de Cirque” o Elio e le Storie Tese. Sono stati tanti i giovani promossi anche come artisti perché sono state oltre dieci le produzioni messe in campo dal festival, molte delle quali appunto hanno avuto come protagonisti i musicisti, i cantanti o gli attori calabresi. Quindi – ha proseguito il direttore artistico del Festival d’Autunno – veramente una promozione del territorio attraverso appunto le location più belle dei cinque comuni che ho citato prima, degli artisti nostri corregionali ma anche della nostra storia, delle nostre tradizioni perché ad esempio le due coproduzioni Eastbound e Taranta Celtica sono partite dalla Tarantella e l’hanno valorizzata poi in chiave internazionale Eastbound con i suoni del Mediterraneo grazie al mix tra musicisti siciliani, calabresi, greci, marocchini, tunisini e taranta celtica con i musicisti calabresi e irlandesi. Questo vuol dire anche parlare della Calabria in termini positivi anche in termini di produzioni che appunto gireranno poi il mondo e quindi per far conoscere una Calabria positiva non solo per il mare che di dominio pubblico, ma anche – ha sottolineato Santacroce – per quello che è in grado di produrre dal punto di vista culturale e di ospitalità».

La mostra del festival

Infine, secondo Tonia Santacroce «è stato bellissimo mettere insieme istituzioni così importanti, così diverse fra loro, forse anche poco abituate a lavorare in rete, ma ci siamo riusciti. Oggi in conferenza stampa erano tutti molto contenti di questa rete che abbiamo creato con determinazione, ma anche col sorriso, perché è stata dura ma ci siamo anche tanto divertiti, quindi appuntamento al 2024. Questo obiettivo di svecchiamento e maggiore partecipazione dei giovani, che era uno degli obiettivi prefissati, probabilmente sarà anche l’obiettivo della prossima edizione, la 21esima, e sono state importanti in questa direzione anche le partnership con l’Università Magna Graecia e con l’Accademia di Belle Arti. Sono state due fucine importanti: con l’Accademia in modo particolare abbiamo allestito la mostra 20 anni di festival che ha coinvolto per la prima volta anche i commercianti del centro storico di Catanzaro con le opere d’arte dell’Accademia che dialogavano con le fotografie di Salvatore Monteverde raccolte in questi ultimi vent’anni e quindi abbiamo avuto modo anche di valorizzare gli artisti che sono un patrimonio dell’Accademia di Belle Arti. Con l’università invece – ha concluso il direttore artistico del Festival d’Autunno – abbiamo messo in atto delle azioni di promozione con i più giovani e dal prossimo anno anche azioni di promozione culturale loro specificatamente dirette». (redazione@corrierecal.it)

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