MILANO «Cinque anni di un’intensità straordinaria». Così il prefetto di Milano, Renato Saccone, che tra qualche giorno andrà in pensione oggi ha salutato la stampa. Nell’analisi di Saccone «ci sono in prospettiva il tema delle disuguaglianze e il tema, dal punto di vista delle patologie, del consumo di sostanze stupefacenti nelle fasce giovanili, anche adolescenziali. con pericoli per la salute, con riflessi negativi per le famiglie, e con il finanziamento alle mafie, in particolare la ‘ndrangheta». «Tutto questo rappresenta un problema enorme da affrontare e lo si fa tutti insieme – ha continuato Saccone -. Questa è l’esperienza milanese . Abbiamo avuto degli splendidi risultati quando abbiamo fatto prevalere le ragioni dello stare insieme, le istituzioni con il terzo settore, cercando il rapporto con i comitati e la fiducia dei cittadini». «Credo che questa sia la chiave di volta – ha concluso – un continuo coordinamento con le Forze dell’ordine e con la magistratura: un grazie particolare alla Procura con cui c’è un intesa che va oltre il dovuto».
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