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Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro

Ai domiciliari la ragazza che il padrino latitante considerava come una figlia

Pubblicato il: 05/12/2023 – 10:45
Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro

I carabinieri del Ros hanno arrestato con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede, la donna che per anni è stata sentimentalmente legata al boss Matteo Messina Denaro.
Nei confronti della ragazza, che il padrino latitante considerava come una figlia, la Procura aveva già chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il gip non aveva ritenuto che ci fossero indizi sufficienti. Alla luce del nuovo materiale investigativo raccolto dai carabinieri il giudice ha ora disposto per l’indagata gli arresti domiciliari. 

Le indagini

Agli atti dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Martina Gentile, una delle favoreggiatrici della latitanza di Matteo Messina Denaro, ci sono una serie di immagini scattate dalla polizia mesi prima della cattura del boss avvenuta il 16 gennaio scorso. Nei frame di un video del 17 dicembre del 2022, ora rianalizzati dai carabinieri, si vede l’auto del boss passare alle 10.59 davanti alla casa della Gentile e della madre Laura Bonafede – entrambe erano pedinate e intercettate dalla polizia impegnata nella ricerca del padrino, – e rallentare davanti al portone. Scene immortalate che però non insospettirono gli investigatori. L’analisi delle immagini fatta dai carabinieri e i pizzini in cui la madre della Gentile Laura Bonafede, sentimentalmente legata a Messina Denaro racconta la gioia provata nel vedere anche solo per un istante il boss passare in auto, confermano che alla guida dell’Alfa ripresa dalle videocamere c’era il padrino ricercato.
Lo scambio dei pizzini di Messina Denaro tra Martina Gentile, arrestata oggi per favoreggiamento della latitanza del capomafia, e Lorena Lanceri una delle donne del boss, finita in manette nei mesi scorsi, sarebbe avvenuto nello studio di architettura dell’ex assessore all’urbanistica di Campobello di Mazara, Stefano Tramonte, in cui le due donne lavoravano. E’ uno dei particolari emersi nell’inchiesta del Ros che ha portato all’arresto della Gentile. L’architetto, che si è dimesso nei mesi scorsi, è indagato.

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