LOCRI L’obiettivo è quello di unire le forze affinché i singoli territori possano convergere in un unico tesoro di siti che attragga turisti da ogni angolo del pianeta. Un’idea, quella della “Locride Romana” che parte dalla Villa Romana di Casignana e che si estende ai comuni di Portigliola, Locri, Marina di Gioiosa Ionica e Gioiosa Ionica. L’iniziativa, presentata a Locri, è inserita nel programma delle attività del progetto “Locride 2025 tutta un’altra storia”, ed promosso dal Gal Terre Locridee e da Officine delle Idee.
«L’obiettivo di questo progetto è di ragionare insieme. I territori, i comuni dove ci sono vive testimonianze dell’epoca romana, anziché andare avanti da soli possono farlo tutti insieme», ha spiegato Franco Crinò, vicesindaco di Casignana con delega ai Beni Culturali. La Villa Romana di Casignana, una delle testimonianze più importanti dell’epoca romana nel Sud Italia, comprende circa 15 ettari di area archeologica. Al suo interno ci sono i resti di quella che la maggior parte degli studiosi ritiene essere una villa privata costruita nel I secolo d.C. e la cui fase più importante risale al IV secolo. Un museo a cielo aperto dove recentemente sono stati effettuati interventi: «Nell’utilizzare le risorse assegnate dalla Regione Calabria nel 2021 – ha spiegato Loredana Musolino, Supporto Tecnico Amministrativo al Rup del progetto di Valorizzazione della Villa Romana di Casignana – l’intervento prevedeva delle attività sia materiali che immateriali, con l’obiettivo di pubblicizzare e garantire la massima fruizione del sito. Si è proceduto così all’abbattimento delle barriere architettoniche e l’eliminazione delle interferenze aeree. Quello che ha interessato l’attenzione è stato l’abbattimento di un edificio che il 16 luglio di quest’anno è stato definitivamente eliminato dall’area che in qualche modo ostruiva la bellezza dei mosaici e della villa intera. Al di là degli interventi materiali, il progetto e il finanziamento richiedevano espressamente la programmazione di interventi immateriali. Questo ha voluto dire progettare una serie di interventi che hanno previsto la valorizzazione, la pubblicizzazione, una campagna di comunicazione specifica per la villa».
La speranza, ha aggiunto l’architetto Musolino, è che «questo progetto possa suscitare l’interesse e la voglia di iniziare un progetto unico insieme agli altri comuni che ospitano i tesori romani della nostra regione affinché si possa creare un masterplan di sviluppo di potenziali interessi anche ai fini turistici e economici per la nostra realtà locale». Parlando del progetto “Locride Romana” promosso dal Gal Terre Locridee il presidente Francesco Macrì ha spiegato: «Bisogna insistere per far sì che gli amministratori locali delle realtà si uniscano, ma soprattutto per valorizzare i tanti beni archeologici, beni culturali, bellezze naturali che abbiamo in questa zona e che spesso vengono sottovalutati o ignorati dalla maggior parte delle persone. È un buon inizio, speriamo che vada avanti così». (m.ripolo@corrierecal.it)
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