GIOIA TAURO “Riteniamo sia stata assolutamente inopportuna la presentazione del libro dell’ex governatore calabrese Scopelliti avvenuta qualche giorno addietro in un istituto superiore di Gioia Tauro davanti a una platea di ragazzi e ragazze, ai quali il volume è stato anche regalato”. Lo affermano la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice calabrese del Movimento 5 stelle, e Giuseppe Fabio Auddino coordinatore pentastellato della provincia di Reggio Calabria. “E’ legittimo che – dicono – quanti abbiano saldato il proprio debito con la giustizia, così come ha fatto Scopelliti, decidano di volere riprendere un percorso virtuoso nella società. Questione assai differente è presentare un libro autobiografico durante le ore di lezione, in una scuola pubblica, sulla propria vicenda giudiziaria che, però, diventa una storia collettiva in quanto, ricordiamolo, rientra in un procedimento in cui si metteva alla sbarra il tracollo finanziario della città di Reggio Calabria, il ‘modello Reggio’ celebre alle cronache giusto per capirsi, portandola ad un debito di centinaia di milioni di euro. Ci chiediamo pertanto – prosegue la nota – quale utilità didattica possa aver apportato questo evento alla formazione degli studenti e se non abbia, addirittura, peggiorato il quadro la presenza di esponenti politici nelle vicinanze, fra l’altro, di prossimi appuntamenti elettorali riguardanti proprio Gioia Tauro. Le scuole sono dei luoghi sacri dove la formazione delle nuove generazioni dovrebbe essere improntata su una narrazione differente della politica così come delle istituzioni, una in cui, soprattutto, queste ultime non entrino in conflitto fra loro. Non, invece, da una visione parziale e personalistica dei fatti. Per queste ragioni – concludono Anna Laura Orrico e Giuseppe Fabio Auddino – è stata depositata una interrogazione parlamentare in cui si chiede al ministro dell’Istruzione Valditara di verificare l’opportunità della circostanza e se questa non rappresenti, anzi, un preoccupante precedente rispetto all’autonomia ed all’imparzialità delle istituzioni scolastiche”.
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