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Autonomia differenziata, Catanzaro epicentro del fronte del no: «Riforma disastrosa»

Il presidente dell’Anpi Pagliarulo: «La Calabria rischia più di tutte le altre regioni». Fiorita collegato con altre città: «Costituzione tradita»

Pubblicato il: 16/01/2024 – 21:16
Autonomia differenziata, Catanzaro epicentro del fronte del no: «Riforma disastrosa»

CATANZARO «C’è un problema di contrasto al fascismo di oggi, c’è anche un problema di contrasto a pericoli di svolte autoritarie che non sono immediatamente fascismo ma rappresentano un arretramento della democrazia, come il disegno del premierato e l’autonomia che contraddice la Repubblica unica e indivisibile dividendola». Lo ha detto il presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani), Paolo Pagliarulo, a Catanzaro per partecipare a un’iniziativa organizzata sui temi dell’antifascismo: l’iniziativa è diventata anche l’occasione per collegare Catanzaro alle diverse “piazze virtuali” contro l’autonomia differenziata promosse per oggi in tutt’Italia, con un intervento del sindaco Nicola Fiorita, primo firmatario di un documento sottoscritto da oltre 200 primi cittadini del Sud. «Proprio oggi – ricorda Pagliarulo – inizia la discussione della legge in senato e presumibilmente sarà approvata e questo è pericoloso perché riapre la ferita mai rimarginata che si chiama questione meridionale, che riguarda in particolare la Calabria, che ha visto nel corso del tempo un aumento del peso dei problemi maggiore di altre regioni. Cosa rischia la Calabria? C’è già una differenziazione reale, pensiamo alla sanità, tra Calabria e Lombardia o l scuola. L’autonomia differenziata aumenterebbe questo divario. L’Italia – ha spiegato il presidente dell’Anpi – è formata da 20 Regioni, di cui 5 a statuto speciale, che sono eccezioni, le altre sono la norma ma con l’approvazione dell’autonomia differenziata si capovolgerebbero i termini, la norma sarebbero le regioni particolari, cioè sommiamo quelle speciali e poi Lombardia, Veneto, poi Piemonte, l’Emilia ma questo significa disfare l’unità nazionale ed è intollerabile perché significa che non vale più l’universalità dei diritti».

L’intervento di Fiorita

«Purtroppo l’avvio dei lavori in Senato per l’esame della proposta di legge sull’Autonomia differenziata segna un ulteriore avvicinamento verso l’approvazione di una riforma che io ho considerato sin dal primo momento e continuo a considerare disastrosa non soltanto per il Sud ma per l’intero Paese perché tradisce i principi di solidarietà ed uguaglianza ai quali si ispira la nostra Costituzione», ha affermato a sua volta il sindaco Nicola Fiorita. «Costruendo un sistema – ha aggiunto Fiorita – in cui chi è più forte e chi è più evoluto potrà esserlo ancora di più e chi è più debole dovrà far fronte da solo alle sue debolezze, non soltanto si affossa ogni prospettiva di sviluppo per il Sud ma si nega quella solidarietà e quello stare insieme che alla base di ogni comunità. Quindi io considero la riforma che viene proposta gravemente nociva. Per quello che possiamo, noi ci opponiamo e continueremo ad opporci con atti formali a questa riforma. Lo abbiamo fatto indossando le fasce tricolori davanti alle Prefetture. Ed oggi sono stato tra i promotori di un nuovo documento che è stato firmato da quasi 200 sindaci che dice una cosa banalissima. E cioè che per come si sta prospettando questa riforma abbandona il sud al suo destino. Io penso che tra i doveri di un sindaco – ha detto ancora Fiorita – ci sia quello di difendere i valori della sua comunità e, più in generale, i valori repubblicani. Ho giurato fedeltà a una Costituzione che dice che siamo tutti uguali e che il nostro Paese si ispira ai principi della solidarietà e che nega ogni forma di egoismo. Quello stesso egoismo su cui è basata questa riforma. Per cui io credo che essere contro questa riforma sia un dovere rispetto alle persone che mi hanno votato ma anche un dovere rispetto al giuramento di fedeltà alla nostra Repubblica che ho fatto il giorno in cui ho indossato per la prima volta la fascia tricolore». (c. a.)

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