LAMEZIA TERME Diciassette anni senza Federica Monteleone, l’adolescente dal sorriso e dall’avvenire brillanti che ha trovato la morte in un modo assurdo, sconvolgente, nel luogo nel quale avrebbe dovuto trovare, invece, la guarigione da un malessere non irresistibile, per non dire lieve: l’ospedale.
Questa sera alle 21, sul canale 75 de “L’altro Corriere Tv”, in streaming su laltrocorriere.it e sul sito del “Corriere della Calabria”, nel corso della nuova puntata del talk “Telesuonano”, Danilo Monteleone e Ugo Floro ripercorreranno insieme a Mary Sorrentino, la madre della giovane prematuramente scomparsa, le fasi cruciali di una tragedia calabrese che ha avuto ampio risalto nazionale, diventando il simbolo di una scia di casi di malasanità ancora oggi troppo lunga per un paese che suole dirsi civile.
«Rispetto le sentenze, ma non posso accontentarmi della sola verità giudiziaria».
Mary Sorrentino chiarisce subito il proprio punto di vista motivandolo con fatti, circostanze e misteri, perché anche in questa storia solo giudiziariamente risolta di buchi neri ce ne sono, e non pochi.
Quello di mamma Mary non è il riflesso verbale di un dolore inestirpabile, che nei giorni vicini al nuovo doloroso anniversario della morte di Federica raggiunge l’acme, ma una testimonianza lucida che fa a pugni con le non poche incongruenze del caso-Monteleone, e soprattutto con chi vorrebbe consegnarlo all’oblìo. «Impossibile perché io andrò avanti sulla strada della verità fino a che avrò fiato e forze. E poi non sono sola, c’è la fondazione, ci sono comunità sparse in varie parti della regione che portano avanti la battaglia per una sanità più giusta». Forse è mancato l’appoggio della “sua” Vibo Valentia in questa interminabile via crucis. Ma su questo e su altro, Mary Sorrentino, risponderà stasera.
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