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Reggio, scintille in Consiglio metropolitano. Minicuci attacca Falcomatà: «Sindaco antidemocratico»

Approvato il Dup (9 voti favorevoli e 4 contrari), diventato terreno di scontro. «Primo cittadino arrogante»

Pubblicato il: 22/01/2024 – 18:16
di Mariateresa Ripolo
Reggio, scintille in Consiglio metropolitano. Minicuci attacca Falcomatà: «Sindaco antidemocratico»

REGGIO CALABRIA Doveva essere una seduta di confronto costruttivo con un unico punto all’ordine del giorno, l’approvazione (avvenuta infine con 9 voti favorevoli e 4 contrari) da parte del Consiglio metropolitano di Reggio Calabria del Dup, il Documento Unico di Programmazione 2024-2026. «Un documento fondamentale», come spiegato dal consigliere metropolitano Giuseppe Ranuccio in quanto contiene «le linee strategiche affinché l’amministrazione possa conseguire gli obiettivi specifici sull’intero territorio metropolitano», in vista dell’approvazione del bilancio. Ma la seduta nell’Aula Repaci di Palazzo Alvaro, durata esattamente un’ora, si è trasformata in un’occasione di scontro politico, andando forse anche oltre.

Lo scontro

È apparso più che sfavorevole all’approvazione del documento Antonino Minicuci, consigliere metropolitano e già candidato a sindaco di Reggio Calabria in quota Lega. Il momento della dichiarazione di voto, per Minicuci è stata occasione per ribadire le perplessità già precedentemente espresse nel corso della seduta riguardo al documento: «Le mozioni che sono state approvate da questo consiglio non hanno avuto nessun riconoscimento nel Dup», ha detto aggiungendo: «Così come non c’è nulla relativamente agli obiettivi economici, finanziari e gestionali e di servizio per le società partecipate. Non c’è nulla sul Ponte sullo Stretto e sul collegamento dello strumento urbanistico di pianificazione con i dati di bilancio. Non c’è nulla in merito alla programmazione di personale. Si fanno solo chiacchiere. Avevamo chiesto di fare un confronto su Dup, Bilancio e Rendiconto. Non si vuole istituire una commissione». Sul tema della commissione si è espresso anche il consigliere Armando Neri che ha parlato della necessità di «istituire una commissione bilancio che discuta degli atti necessari per la città metropolitana. Si rischia – ha aggiunto – di trasformare il Consiglio metropolitano a un mero organo di ratifica».

«Altro che fascismo, sull’autonomia differenziata un ignorante funzionale»

Ma in chiusura è arrivato l’affondo di Minicuci che ha attaccato in toto l’operato del sindaco Giuseppe Falcomatà parlando di «mancanza di prospettiva politica». «Si vogliono limitare gli interventi – accusa Minicuci – con un’arroganza di un sindaco di cui è già stato detto tutto nel documento del Partito Democratico, arrogante presuntuoso e antidemocratico. Altro che fascismo sull’autonomia differenziata, non sa nemmeno, ignorante funzionale, cosa sia l’autonomia differenziata», ha concluso il consigliere metropolitano riferendosi prima alle divergenze (infine appianate) di Falcomatà con i dem sulla nuova giunta comunale, poi alle polemiche nate nei giorni scorsi dopo le dichiarazioni del primo cittadino reggino che nel corso di un evento aveva detto: «L’autonomia differenziata è un nuovo fascismo, perché, se è vero che il fascismo toglie la libertà, non garantisce i diritti per tutti, non consente ai territori di poter crescere insieme e svilupparsi, possiamo tranquillamente affermare che, oggi, un nuovo fascismo è rappresentato dalla riforma leghista». «Grazie consigliere Minicuci, come sempre si distingue per l’eleganza», il commento lapidario e ironico di Falcomatà al termine dell’intervento del suo ex avversario alle comunali.

La seduta e l’approvazione del Dup

Il Dup, comunque, ha visto l’approvazione con nove voti favorevoli e quattro contrari. L’atto è stato introdotto in aula dal consigliere metropolitano Ranuccio, delegato al Bilancio che ha evidenziato come si tratti di «un importante documento di programmazione che, in vista del Bilancio previsionale, fotografa la situazione dell’Ente, offrendoci dati molto utili in termini di programmazione economica finanziaria. Il Dup indica chiaramente la nostra volontà di seguire precise linee strategiche e individuare tutti i mezzi per conseguire gli obiettivi. In continuità con quanto fatto finora, puntiamo sulla promozione del settore Cultura, sulla crescita turistica, sullo sviluppo economico, sull’immagine del territorio e inoltre sulla viabilità e sulla valorizzazione del patrimonio in generale. Grande attenzione anche all’Istruzione e quindi alle scuole, alle palestre, allo sport, senza dimenticare la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, compresi i tratti fluviali. Ancora, abbiamo inteso intervenire sul Welfare e sulla Formazione Professionale». «A fronte di ciò – ha aggiunto Ranuccio – è opportuno segnalare che vi è stato un risparmio di circa 2 milioni di euro, grazie alla ricognizione dei mutui ed una gestione oculata delle risorse. Per raggiungere questo risultato, abbiamo potuto fare affidamento su un bilancio in ordine, senza dimenticare anche i finanziamenti intercettati nell’ambito del Pnrr ed una buona capacità di riscossione». «Sono previste, infine – ha concluso il delegato al Bilancio – nuove assunzioni che consentiranno alla Città Metropolitana di poter garantire una maggiore efficienza nei servizi erogati, proseguendo sulla strada intrapresa in questi ultimi anni». Il vicesindaco Carmelo Versace ha evidenziato gli «sforzi di programmazione relativi ad un settore che ha subito, nel corso degli ultimi anni, continui tagli nei trasferimenti di risorse relativi alla manutenzione ordinaria». «Ciò nonostante – ha aggiunto – il lavoro di ascolto e attenzione alle esigenze del territorio non è mancato, anzi continuerà con maggiore impegno». Il consigliere Giuseppe Marino sull’argomento ha ribadito l’importanza delle infrastrutture di collegamento con le zone interne «sempre più importanti per evitare il rischio spopolamento». Marino ha ricordato anche l’esempio virtuoso del piccolo Comune di Camini, guidato dal sindaco Pino Alfarano, protagonista di un progetto di integrazione migranti, avviato nel 2015 che ha realizzato dei luoghi sicuri e un futuro a giovani rifugiati siriani. «Una storia di accoglienza e multiculturalità che – ha evidenziato Marino – sarebbe bello valorizzare, raccontandola a Palazzo Alvaro». (m.ripolo@corrierecal.it)

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