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Turismo in Calabria, Unioncamere e Isnart: «18 mila imprese registrate e 56 mila posti di lavoro» – VIDEO

A Lamezia Terme presentato oggi l’Hub digitale del Turismo. Tramontana: «Momento favorevole». Ecco i dati

Pubblicato il: 23/01/2024 – 14:37
di Francesco Veltri
Turismo in Calabria, Unioncamere e Isnart: «18 mila imprese registrate e 56 mila posti di lavoro» – VIDEO

LAMEZIA TERME A che punto è il turismo in Calabria e quali sono in prospettiva futura le opportunità per le imprese del territorio? Se n’è parlato oggi a Lamezia Terme nel corso dell’evento “Il turismo in Calabria, analisi e tendenze” in cui sono stati resi noti i dati raccolti nel 2023 frutto di una collaborazione tra Unioncamere e Isnart – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. L’occasione stata utile per presentar l’Hub digitale del Turismo. Ad aprire i lavori è stato il presidente di Unioncamere Calabria Antonino Tramontana, a seguire è stata la volta di Mariza Righetti e Daniele Donnici di Isnart analizzare l’andamento e le tendenze del turismo e le opportunità della digitalizzazione del Turismo.
Intervistato dal Corriere della Calabria, Antonino Tramontata ha evidenziato come questo sia «un momento importante per questo particolare settore che rappresenta una punta di forza dell’economia calabrese. 18.000 imprese legate al settore turistico e 56.000 posti di lavoro sono numeri di livello per la nostra Regione Calabria. Questo è un settore che dà dei segnali positivi, ma sul quale bisogna lavorare per cercare di destagionalizzare il più possibile questo fenomeno turistico che oggi vive prevalentemente nei mesi estivi, luglio-agosto, con l’80% di riempimento delle nostre strutture. Ciò deve farci capire che bisogna parlare sì di mare ma non solo di mare e quindi cercare di legare la nostra Calabria per esempio ai borghi, alle esperienze del turismo lento, un turismo sostenibile, legare il turismo anche, perché no, agli eventi sportivi. Su questo stiamo lavorando come Unioncamere Calabria insieme alla Regione, in special modo su due progetti, quello legato alla valorizzazione dei borghi e quello della mobilità lenta. Bisogna lavorare tanto sul turismo sull’accessibilità, della Regione e su questo devo dire che il Governo regionale sta sta facendo tanto. Oggi – ha sottolineato Tramontana – presentiamo anche un importante strumento che è quello del turismo Digital Hub, un grande contenitore che viene offerto dal Ministero ma sul quale Unioncemere ha investito tanto. Da qui a giugno cercheremo di popolarlo con almeno 20.000 aziende italiane che avranno l’opportunità di essere proiettate in un mercato mondiale».

I dati: 18 mila le imprese calabresi registrate nel terzo trimestre 2023

Il settore turistico calabrese conta della presenza di oltre 18 mila imprese registrate nel terzo trimestre dell’anno 2023 (+1,4% rispetto allo stesso periodo del 2022), rappresentando il 9,7% del complesso dei settori economici regionali. In particolare, il peso maggiore risulta essere quello della settore della ristorazione (68,3%), seguito da quello dell’alloggio (9,5%); mentre il fanalino di coda racchiude il settore dell’advertising e dei tour operator (2,4%). Con riferimento alla distribuzione territoriale, la maggiore percentuale delle imprese turistiche è concentrata nella provincia reggina (12,5%), seguita dalle provincie di Cosenza (10,6%), Catanzaro (9,8%), Crotone (8,7%) e Vibo Valentia (8,2%). La regione Calabria offre lavoro nel settore turistico a quasi 56 mila addetti, oltre 2 mila unità in più rispetto al terzo trimestre del 2022, sebbene vi sia da precisare che la media regionale di addetti per impresa (3) rimane inferiore rispetto a quella nazionale (4,6). In Calabria si concentra il 2% degli alloggi Airbnb disponibili in Italia, per un totale di oltre 16 mila, incrementati del 21,2% rispetto al mese di agosto 2022.

La provincia con il maggior numero di alloggi è Cosenza, seguita da Vibo Valentia e Reggio Calabria. Cresce, dunque, anche l’offerta alternativa regionale, confermata dalla quantificazione di oltre 161 mila prenotazioni di alloggi Airbnb in Calabria tra gennaio e settembre 2023, che rispecchia un incremento dello +28.5% rispetto al 2022, sebbene in termini percentuali le prenotazioni su territorio calabrese rappresentino solo l’1% delle prenotazioni nazionali. L’evoluzione positiva dell’offerta extralberghiera regionale è avvalorata anche dati dell’indagine svolta nel settembre 2023 da Isnart per conto di Unioncamere e di Unioncamere Calabria, nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, su un campione di imprese ricettive regionale. Il 23,4% delle imprese valuta l’attuale andamento delle vendite per il 2023 in aumento rispetto al 2019 (con in testa il settore extra alberghiero che riporta un valore superiore alla media, 25,7% contro il 21% di quello alberghiero); mentre il 58,7% del campione lo valuta stabile (in questo caso senza grosse distinzioni tra comparto alberghiero ed extraalberghiero). Tali riflessi si evidenziano anche andando ad analizzare la valutazione delle imprese sulla variazione media dell’andamento delle attuali vendite 2023 rispetto al 2019, che mentre per il comparto extralberghiero si esprime in un valore positivo (+1,53), per quello alberghiero si traduce in un valore medio negativo (-1,47). Guardando alle previsioni delle imprese per l’intero 2023, alla luce dei costi sostenuti e delle prenotazioni attualmente ricevute, solo il 13% delle imprese alberghiere pensa di chiudere con una perdita (contro il 20,8% delle imprese extralberghiere), sebbene sempre in valori percentuali, sia il comparto extralberghiero che valuta di chiudere positivamente il proprio bilancio (44,6% contro il 31% delle strutture alberghiere).

Indagine Isnart su un campione di 1.253 visitatori italiani e stranieri

L’indagine svolta da Isnart per conto di Unioncamere e di Unioncamere Calabria, nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, ha investito nel corso dell’estate un campione di 1.253 visitatori italiani e stranieri (che hanno alloggiato sia in strutture ricettive che in abitazioni private) durante il loro soggiorno nella regione al fine di rilevare i comportamenti turistici e di consumo. Secondo i primi risultati d’analisi, nell’estate 2023 la motivazione balneare si mantiene al primo posto (54%), seguita da quella culturale (30,4%; in linea con la media Italia). Riguardo i canali di comunicazione, il ruolo forte di Internet nella scelta del soggiorno (48%) si allinea al dato medio Italia; si rileva, come di consueto, un marcato fenomeno di repeating (43,1%; quota, in proporzione, superiore alla media nazionale del 15%).

Internet influenza la scelta di quasi un turista su 2 (48%), quota che sale al 75,4% nel caso di Reggio Calabria. In linea con il dato medio nazionale, l’estate 2023 si caratterizza per una spesa maggiore per l’alloggio (66,4 euro) che ha influenzato i consumi sul territorio (51,4 euro), che invece diminuiscono. Una volta a destinazione, l’88,4% dei turisti fa gite al mare; il 48%, complice la natura anche montuosa della regione, si gode escursioni e gite nel verde. Seguono le attività culturali come visite ai Centri Storici (31,3%) ed a musei e mostre (13,4%). Il 18% che si dedica allo shopping, “oliando” il sistema economico regionale, un 17% alle degustazioni enogastronomiche ed un 16% che partecipa alla rassegna di eventi tradizionali e folkloristici nel territorio (+12,4% sulla media Italia), rafforzando l’importanza del prodotto “cultura” nel periodo estivo, più congeniale. Per quanto attiene le caratteristiche del turista medio, 3 turisti su 5 viaggiano in coppia (senza bambini) e 2 turisti su 5 appartengono alla generazione Y e generazione X.

Righetti: «C’è una crescita rispetto al dato prepandemico»

Ma cosa dicono nel complesso i numeri della destinazione Calabria? «I dati sono abbastanza favorevoli – ha detto sempre al Corriere della Calabria Mariza Righetti dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche Ismart – sia a livello nazionale e quindi nel particolare della destinazione Calabria. C’è una crescita rispetto al dato prepandemico, quindi un recupero più che una crescita. Sia a livello internazionale con un recupero per la zona dell’Europa di oltre il 94% dell’ultimo dato positivo, che per il resto d’Italia, e anche la Calabria si sta allineando. Ma un dato da portare all’evidenza è anche la risposta che ci danno gli operatori a questa analisi ch, come Ismart e Unioncamere portiamo avanti trimestralmente con l’osservatorio dell’economia sul turismo. Due su tre ritengono di chiudere in utile perché c’è stata anche una capacità di spesa maggiore e questo ha fatto sì che ci asia un atteggiamento abbastanza positivo da parte degli operatori. Due turisti su cinque arrivano in coppia, abbiamo turisti soprattutto che fanno parte della generazione X ed Y quindi molto attenti ai social, utilizzano soprattutto per scegliere la destinazione i principali canali Facebook ed Instagram, ciò ci dice che deve esserci molta attenzione da questo punto di vista». Nel corso dell’evento di oggi è stato presentato il progetto TDH, il Tourism Digital Lab, che va proprio in questa direzione, «tant’è – ha detto sempre Righetti – che si prevede che nel 2050 la maggior parte della popolazione sarà composta da questa categoria, proprio da questa generazione che continua a crescere. Siamo dunque abbastanza positivi rispetto ai dati, anche se c’è tanto da migliorare. L’unico punto sfavorevole sono i trasporti, ma il voto complessivo è di gran lunga positivo».

Borgese: «Iscritte all’Hub digitale del Turismo già 126 imprese calabresi»

Marco Borgese (TDH promoter per la Calabria) al Corriere della Calabria ha ricordato che «il Ministero del Turismo ha avviato l’Hub Digitale del Turismo nel mese di novembre. Il Ministro, la Senatrice e nonché il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha inviato una missiva a tutti gli operatori turistici italiani attraverso Unione Camere invitandoli a registrarsi nel Hub Digitale del Turismo. L’Hub Digitale del Turismo presentata oggi consente di accrescere l’accreditamento delle imprese per quanto riguarda la ricettività, l’intermediazione tradizionale dell’operator, gli agenti di viaggio e la ristorazione. In Calabria abbiamo iniziato da poco, ci sono già 126 imprese iscritte. Confidiamo attraverso la promozione che andremo a fare di migliorare l’offerta turistica regionale che vede circa 3.200 imprese ricettive. Abbiamo un numero considerevole di operatori e agenti di viaggio e poi nella fetta più grossa ovviamente legata alla ristorazione che ha quasi il 68% delle 18 mila imprese turistiche nella nostra regione». (redazione@corrierecal.it)

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