Ultimo aggiornamento alle 9:17
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il processo

Il market della droga nel quartiere Aranceto, in appello chiesta la conferma delle condanne – NOMI

L’inchiesta “Drug Family” della Dda di Catanzaro aveva sgominato il monopolio delle famiglie rom attive nella zona

Pubblicato il: 26/01/2024 – 17:47
Il market della droga nel quartiere Aranceto, in appello chiesta la conferma delle condanne – NOMI

CATANZARO Il sostituto procuratore generale di Catanzaro ha chiesto la conferma delle condanne emesse al termine del processo di primo grado nato dall’inchiesta “Drug Family”, coordinata dalla Dda contro le famiglie rom del quartiere Aranceto di Catanzaro le quali, secondo l’accusa, detenevano il monopolio dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, estorsione. Rispetto alla sentenza dell’ottobre del 2022 è stata stralciata la posizione di Enzo Passalacqua mentre due imputati, Luca Catania e Domenico Passalacqua, hanno chiesto il concordato.

L’inchiesta

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, estorsione.
Un quartiere che veniva difeso a forza di sassaiole e telecamere contro l’arrivo delle pattuglie delle forze dell’ordine. Secondo le indagini eseguite dalla Compagnia dei Carabinieri di Catanzaro e la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, coordinate dalla Dda di Catanzaro, nel quartiere aranceto c’era una vera e propria organizzazione criminale su base familiare, dominante nell’area sud della città di Catanzaro. La stessa zona – questa volta nel quartiere Pistoia – nella quale sabato scorso tre persone sono rimaste ferite nel corso di una sparatoria durante la quale sono stati esplosi 12 colpi d’arma da fuoco. La ragione di tanto “movimento” sembra risiedere proprio nella contesa delle piazze di spaccio della città.

Queste le richieste:

  1. Nino Berlingiere, 5 anni di reclusione e 25mila euro di multa;
  2. Cosimo Bevilacqua, 4 anni e 8 mesi e 20mila di multa;
  3. Cosimo Bevilacqua, “Coccolino”, 5 anni e 8 mesi e 40 euro di multa;
  4. Luciano Bevilacqua, 4 anni e 18mila di multa;
  5. Massimo Bevilacqua, “U Malloscio”, 4 anni, 4 mesi e 18mila euro di multa;
  6. Maurizio Bevilacqua, 4 anni e 18mila di multa;
  7. Giuseppe Mungo, 7 anni;
  8. Natascia Paparazzo, 8 anni e 8 mesi;
  9. Cosimo Damiano Passalacqua, 4 anni e 18mila euro di multa;
  10. Daniele Passalacqua, “Lupin”, 8 anni e 4 mesi;
  11. Domenico Salvatore Passalacqua, “Geppetto”, 9 anni e 4 mesi;
  12. Franco Passalacqua detto “Bis”, 9 anni e 4 mesi;
  13. Marco Passalacqua, “Coccio d’olivo”, 18 anni;
  14. Rossella Passalacqua, 9 anni e 8 mesi;
  15. Silvana Passalacqua, 7 anni;
  16. Angela Tropea, 15 anni;
  17. Damiano Veneziano, 8 anni e 8 mesi;
  18. Giovanni Veneziano, “U Voi”, 9 anni e 4 mesi
Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x