CATANZARO Il gup di Catanzaro Paola Ciriaco ha comminato 22 condanne e quattro assoluzioni agli imputati coinvolti nel processo, con rito abbreviato, denominato “Drug Family”. Al centro del procedimento vi sono le famiglie rom del quartiere Aranceto di Catanzaro le quali, secondo l’accusa, detenevano il monopolio dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, estorsione.
Un quartiere che veniva difeso a forza di sassaiole e telecamere contro l’arrivo delle pattuglie delle forze dell’ordine.
Il gup ha condannato Nino Berlingiere, 5 anni di reclusione e 25mila euro di multa; Cosimo Bevilacqua, 4 anni e 8 mesi e 20mila di multa; Cosimo Bevilacqua, “Coccolino”, 5 anni e 8 mesi e 40 euro di multa; Luciano Bevilacqua, 4 anni e 18mila di multa; Massimo Bevilacqua, “U Malloscio”, 4 anni, 4 mesi e 18mila euro di multa; Maurizio Bevilacqua, 4 anni e 18mila di multa; Luca Catania, 6 anni e 8 mesi; Giuseppe Mungo, 7 anni; Natascia Paparazzo, 8 anni e 8 mesi; Cosimo Damiano Passalacqua, 4 anni e 18mila euro di multa; Daniele Passalacqua, “Lupin”, 8 anni e 4 mesi; Domenico Passalacqua, 6 anni e 8 mesi; Domenico Salvatore Passalacqua, “Geppetto”, 9 anni e 4 mesi; Enzo Passalacqua, 4 anni, 4 mesi e 18mila euro di multa; Franco Passalacqua, 9 anni e 4 mesi; Marco Passalacqua, “Coccio d’olivo”, 18 anni; Rossella Passalacqua, 9 anni e 8 mesi; Silvana Passalacqua, 7 anni Angela Tropea, 15 anni; Damiano Veneziano, 8 anni e 8 mesi e Giovanni Veneziano, “U Voi”, 9 anni e 4 mesi. Il giudice ha assolto Antonio Berlingieri, “Pastina”; Fabio Bevilacqua; Vincenzo Palleria e Fiorella Passalacqua.
Nel collegio difensivo Alessandro Guerriero, Mary Aiello, Giuseppe Vetrano, Gregorio Viscomi, Antonio Ludovico, Giuseppe Menzica. Secondo le indagini eseguite dalla Compagnia dei Carabinieri di Catanzaro e la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, coordinate dalla Dda di Catanzaro, nel quartiere aranceto c’era una vera e propria organizzazione criminale su base familiare, dominante nell’area sud della città di Catanzaro. La stessa zona – questa volta nel quartiere Pistoia – nella quale sabato scorso tre persone sono rimaste ferite nel corso di una sparatoria durante la quale sono stati esplosi 12 colpi d’arma da fuoco. La ragione di tanto “movimento” sembra risiedere proprio nella contesa delle piazze di spaccio della città. (a.truzzolillo@corriereca.it)
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