«Addio Anna Gastel, la Signora lombarda con la Calabria nel cuore»
Il ricordo di Anna Misuraca, presidente dell’associazione “Le Città Visibili”

LAMEZIA TERME «L’abbiamo conosciuta, grazie ad durante un viaggio “al buio”. Per tutelare la sua privacy e quella della sua famiglia, la destinazione di una passeggiata agostana ci era stata tenuta nascosta. Quando ci venne rivelata la meta, la curiosità e l’emozione superarono lo stupore. Ci venne incontro, splendida, in un raffinato caftano colorato, leggiadra e sorridente; semplice, con il suo stile essenziale. Ci tributò un benvenuto senza spocchia e senza artifici, come forse non immaginavamo di trovare negli ambienti esclusivi». Così Anna Misuraca, presidente dell’associazione “Le Città Visibili”, ricorda Anna Gastel, simbolo della vita culturale di Milano e non solo, nipote del grande regista Luchino Visconti, presidente di MiTo, scomparsa domenica. «Ci ha fatto vivere un sogno ad occhi aperti, raccontandoci – prosegue Misuraca – la storia della sua famiglia, spiegandoci e descrivendoci tante delle innumerevoli foto che occupano le stanze della sua casa; senza mai ostentare nulla, condivideva con te le emozioni e la tenerezza dei suoi ricordi. Un’aristocratica generosa e accogliente: aveva quella capacità di mettere tutti a proprio agio, insita nel suo modo di fare, con la sua educazione d’altri tempi. Mai una sbavatura: era lo stile in persona. Abbiamo condiviso, con lei e il figlio Guido, che ne rispecchia il garbo, l’eleganza e la dolcezza, momenti ed esperienze indimenticabili che custodiremo tra i nostri ricordi più belli. Provava, nei confronti della Calabria, un amore profondo e testardo, che le è valso il Premio Sila nel 2016; si è dedicata tenacemente, insieme al marito Francesco, ad attività e iniziative volte a far riscoprire e promuovere l’essenza e l’anima della nostra terra, nelle cui potenzialità ha sempre creduto. Ha sostenuto la tutela dell’area di S. Andrea Apostolo dello Ionio ed è stata fondatrice e ispiratrice del Cammino Basiliano. Ha percorso 1.500 chilometri a piedi, tra il Pollino e l’Aspromonte; ha promosso strenuamente le Valli Cupe alle quali la lega anche una profonda amicizia col suo scopritore, Carmine Lupia, notissimo etnobotanico, agronomo e ambientalista calabrese. Ci mancherà moltissimo e – conclude Misuraca – la ricorderemo sempre per “la Bellezza che ha saputo trasmettere al mondo”».
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