Castrovillari, processo “Tribunale”: invocate pene pesanti per gli imputati
In sei alla sbarra. L’accusa a vario titolo è di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, rapine e ricettazione

COSENZA Il pm del Tribunale di Castrovillari, Antonino Iannotta, ha invocato le richieste di condanna nei confronti degli imputati nell’ambito del processo scaturito dall’operazione denominata “Tribunale”, scattata nel 2018. L’accusa a vario titolo è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di estorsioni, rapine e ricettazione. Sei gli imputati, si tratta di Giuseppe De Patto, Giovanni Arturi, Davide Lagano, Luigi Sabino, Giuseppe Sammarro e Filippo Solimando. Al termine della requisitoria il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione e 8 mila euro di multa per Filippo Solimando; 7 anni e quattro mesi e 7 mila 400 euro di multa per Giovanni Arturi; 5 anni e quattro mesi e 5 mila euro di multa per Giuseppe Sammarro; 7 anni e quattro mesi per Luigi Sabino; 7 anni e undici mesi per Giuseppe De Petto e 7 anni e cinque mesi per Davide Lagano. Nella prossima udienza, gli avvocati della difesa daranno inizio alle arringhe mentre la sentenza è prevista in primavera.
L’inchiesta
L’attività di indagine era stata portata a termine dai Carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, insieme al Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia. Con l’operazione, gli investigatori avrebbero scoperto l’esistenza di un «tribunale» in grado di decidere il futuro di chi si rendeva protagonista di sgarri e disvelato l’esistenza di una faida per l’egemonia su Corigliano.
(redazione@corrierecal.it)