CROTONE Si sono ritrovati al piazzale Nettuno con i loro trattori e hanno attraversato il centro cittadino, diretti verso il palazzo municipale prima e la prefettura subito dopo. Gli agricoltori del Crotonese non mollano la protesta che va avanti ormai da tredici giorni, con un presidio fisso in località Passovecchio, lungo la strada statale 106, ma senza creare blocchi che avrebbero penalizzato gli altri cittadini. Cittadini ai quali è essenzialmente rivolto il messaggio che hanno voluto lanciare con il corteo partito venerdì mattina da piazzale Nettuno. «Oggi siamo qui e ci sono anche le nostre famiglie – ha spiegato Pietro Dossi, uno degli agricoltori che hanno dato vita alla protesta – per far capire ai cittadini che il problema non è solo degli agricoltori, il problema è di tutti. I consumatori devono sapere a quale prezzo noi vendiamo i nostri prodotti e a quale prezzo poi li trovano sugli scaffali dei supermercati. Devono essere consapevoli della genuinità dei prodotti che consumano».
Indicativo, in proposito uno dei cartelli issati dai manifestanti sul quale si legge che per 100 kg di grano, dai quali si ricavano 90 kg di farina, gli agricoltori incassano appena 30 euro. Ma con quella farina si producono 108 kg di pane dai quali i rivenditori ricavano 380 euro. All’Europa, dunque, viene contestata una politica agricola sbagliata. «L’Europa ci impone cosa coltivare e quanto coltivarne – spiega ancora uno dei manifestanti – ci paga addirittura per non coltivare, prendere soldi per non produrre sembrerebbe una cosa positiva ma non produrre è sinonimo di abbandono, noi vogliamo produrre per il futuro delle nostre generazioni». Ed è un altro cartello che ben sintetizza questo concetto: “L’agricoltura è come la gallina, tra la volpe (Europa) e la faina (Usa)”. Al corteo, che si è snodato per le vie cittadine accompagnato dalle note dell’inno di Mameli diffuso dagli altoparlanti, si è unito questa mattina l’intero consiglio provinciale di Crotone per testimoniare la propria solidarietà alla protesta insieme al sindaco Vincenzo Voce. La manifestazione si concluderà davanti al palazzo dell’ufficio territoriale del governo dove gli agricoltori incontreranno la prefetta Franca Ferraro alla quale vogliono esprimere gratitudine per aver compreso le loro ragioni ed aver consentito la protesta in questi tredici giorni.
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