CATANZARO «Importante momento di confronto lo scorso 12 febbraio presso l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Calabria tra l’Assessore Emma Staine, il Forum del Terzo Settore Calabria e le Associazioni FISH Calabria, Angsa Calabria, Aism Calabria, Anffas Calabria, Comunità Progetto Sud, Prader Willy Calabria e FAND Calabria». Lo riporta una nota di Luciano Squillaci, portavoce del Forum Regionale del Terzo Settore che aggiunge: «Presente alla riunione anche funzionari del Settore Welfare del Dipartimento regionale Salute e Welfare».
«L’incontro, richiesto dalle stesse associazioni e dal Forum – è detto – aveva a tema le problematiche relative alla compartecipazione alla spesa degli utenti dei servizi diurni e domiciliari socio-assistenziali, definita dalla DGR 503/2019 come modificata dalla recente DGR 512/2023.
In particolare le Associazioni hanno segnalato le problematiche rilevate dai propri associati e relative al calcolo della quota a carico dei cittadini che fruiscono dei servizi. Infatti, su sollecitazione della stessa Assessore Staine, durante i lavori preparatori che hanno poi portato alla Delibera dello scorso settembre, è stato affrontato il tema della soglia minima ISEE innalzata da 6 mila euro agli attuali 9.360 euro».
«Per i servizi diurni, in particolare – riporta la nota – rimane la necessità di intervenire al fine di evitare che paradossalmente gli utenti debbano compartecipare proporzionalmente più che nei servizi residenziali. Le Associazioni hanno ribadito che la compartecipazione è giusta, e compartecipare alla spesa non è solo un dovere, ma anche un fatto di dignità e partecipazione. L’obbligo economico però deve essere equamente stabilito».
«L’Assessore ha ascoltato con attenzione le istanze delle Associazioni – si legge ancora – condividendo le preoccupazioni, soprattutto in ragione dell’obiettivo più importante di questa riforma che è teso a garantire la permanenza delle persone presso le proprie abitazioni, riducendo ai soli casi assolutamente necessari l’inserimento in servizi residenziali.
In tal senso la Staine ha ribadito con forza che il principale interesse da salvaguardare è quelle delle persone con fragilità ed ha quindi garantito l’impegno a risolvere in tempi strettissimi, con una delibera di giunta, le questioni sollevate e relative alla compartecipazione, individuando gli strumenti per rendere la stessa equa e sostenibile.
L’assessore ha comunque ribadito che il percorso di riforma è avviato e che si andrà avanti nell’interesse dei cittadini più fragili».
«Il Dipartimento si è inoltre impegnato – conclude la nota – a proseguire nella “mediazione tecnica” con gli Ambiti comunali che, in questo momento, devono portare avanti la parte più importante ed impegnativa del processo di riforma. In tal senso verranno accompagnati anche per individuare una soluzione ragionevole riguardo la compartecipazione relativa all’annualità 2023, altro elemento di preoccupazione per le Associazioni.
Infine è stato affrontato il tema dei cosiddetti progetti di vita ex art. 14 della Legge 328/2000, un diritto di tutte le persone con disabilità che ancora stenta ad entrare nella prassi dei diversi Ambiti comunali, peraltro con differenze di procedure ed interpretazioni inaccettabili per le famiglie. Anche su questo si conferma l’impegno del Dipartimento regionale ad accompagnare attraverso delle ”linee guida” il percorso dei diversi ambiti comunali».
x
x