REGGIO CALABRIA Un progetto che se portato a compimento cambierebbe la storia della Calabria. Ne è convinto Francesco Russo, ordinario di Ingegneria dei Trasporti alla “Mediterranea” di Reggio Calabria. A margine dell’evento organizzato a Palazzo Alvaro dal titolo “L’alta velocità che servirebbe alla Calabria e al Sud” ha spiegato ai microfoni del Corriere della Calabria: «Con l’alta velocità per la Calabria ci sarebbe subito un incremento di occupazione e un incremento dello sviluppo sociale complessivo perché aumentando la possibilità di risorse si raddoppierebbe il Pil, l’incremento di Pil differenziale annuale sarebbe un risultato che non si può ottenere con nessun’altra opera infrastrutturale, la Calabria cambierebbe la sua storia».
I ritardi atavici che attagliano tutto il Mezzogiorno influiscono, dunque, negativamente sullo sviluppo. Ma cosa ha portato a questo risultato? «Fino al 2008-2009 si pensava di fare questo progetto, di andare avanti velocemente con l’alta velocità in Calabria. Però dopo aver completato l’alta velocità sulla Napoli-Salerno, si è fermato tutto per il Mezzogiorno», spiega ancora Russo, che esterna infine le sue perplessità sul tracciato calabrese: «L’alta velocità in Sicilia è stata trasformata, non ci sarà un’alta velocità in Sicilia e di fatto questo tracciato per l’alta velocità in Calabria è un tracciato a zig zag che tutto è tranne che un’alta velocità». (m.r.)
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