COSENZA Un incontro richiesto ed ottenuto. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, arrivato puntuale nella nuova centrale operativa del 118 a Cosenza (in via degli Stadi) all’appuntamento con i segretari delle sigle sindacali calabresi di Cgil, Cisl e Uil: Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.
L’incontro, sollecitato dalla triplice, riguarda il riordino della rete ospedaliera. Il governatore, dopo una serie di polemiche e appunti giunti da diverse parti, ha riaggiornato e sostituito il decreto che prevedeva una serie di tagli necessari per aderire alle linee del Ministero. Il passo indietro, è arrivato dopo giorni di riflessione e la misura, spalmata in 5 anni, consentirà alle strutture di adattarsi.
Mentre il governatore è impegnato nella sua riunione privata con i sindacati, il commissario dell’Asp di Cosenza Graziano veste i panni da Cicerone e ci accompagna a visitare la nuova sede del 118. «Sì, è la nuova sala operativa del 118, siamo qui dal 19 febbraio scorso», racconta il commissario dell’Asp di Cosenza Antonio Graziano, ai nostri microfoni. «C’è una centrale operativa del 112 a Catanzaro, che riceve le telefonate che prima arrivavano sui numeri 118, 115, 112, 113. Oggi arrivano tutte sul 112, che filtra le telefonate. C’è un dato significativo perché ieri (Pasquetta) sono arrivate 3.300 telefonate al 112 di Catanzaro e il 50% è stato filtrato, 600 quelle “sanitarie” giunte tra Cosenza e Crotone». Come ripete più volte Graziano, quasi la metà delle chiamate di emergenza «non sono state inoltrate nelle fasi successive ed è importantissimo questo perché prima chiunque chiamava, magari in maniera non appropriata, impegnava gli operatori». Tanti gli operatori in cuffia. «Ogni giorno sono impegnati a turno, otto persone: tra medici, infermieri e un’equipe si occupa di trasferimenti secondari. Per i trasferimenti secondari questa è l’unica sala operativa regionale di riferimento, mentre per i 118 oltre a questa sala contiamo su quella di Catanzaro».
«Il 5 dicembre – ha spiegato infine Graziano – siamo partiti con il distretto di Catanzaro, poi il 20 febbraio è partita anche Cosenza, a seguire la fascia tirrenica, la zona del Pollino. Il 20 febbraio è partita tutta la provincia di Cosenza e Crotone, dal 5 marzo il 112 è presente in tutta la regione Calabria. Un nuovo numero unico europeo che dà risposte con una grande capacità di filtro per garantire sicurezza, anche grazie alla geolocalizzazione». (f.benincasa@corrierecal.it)
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