MILANO Quattro assoluzioni e condanne riviste al ribasso. Si conclude così il processo d’appello, celebrato con rito abbreviato, legato all’inchiesta “Doppio binario”, l’inchiesta coordinata dalla Distrettuale antimafia di Milano che, a febbraio del 2022, aveva portato all’arresto di 15 persone e che mirava a far luce sulla presunta capacità del gruppo imprenditoriale-criminale Aloisio-Giardino, attivo tra Milano e Varese, di accaparrarsi gli interventi di ammodernamento dei binari appaltati da Rfi (parte offesa) tra il 2014 e il 2020. Erano in tutto 36 le persone indagate mentre al centro dell’inchiesta della Gdf, in particolare, c’erano i gruppi Rossi e Ventura e gli inquirenti nell’imputazione per associazione per delinquere con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. (g.curcio@corrierecal.it)
I giudice della Corte d’Appello di Milano hanno assolto Francesco Ferraro, Antonella Petrocca, Roberto Riillo e Luigi Taverna. Riviste al ribasso, invece, per 8 imputati. Per Petrocca e Taverna, in particolare, cade il reato associativo.
Alfonso Aloisio, un anno e 8 mesi (condannato in primo grado a 4 anni e 2 mesi di carcere);
Antonio Aloisio, 1 anni e 8 mesi (6 anni e 6 mesi);
Francesco Aloisio, (4 anni e 8 mesi);
Maurizio Aloisio, (7 anni);
Francesco Catizzone, un anno e 4 mesi (1 anno, 9 mesi e 10 giorni);
Francesco Ferraro (1 anno, 9 mesi e 10 giorni);
Angelo Mancuso, 2 anni e 4 mesi (3 anni);
Antonella Petrocca (3 anni e 4 mesi);
Gianluigi Petrocca, 2 anni e 6 mesi (4 anni e 4 mesi);
Nicola Pittella, 10 mesi e 7 giorni (1 anni e 4 mesi);
Domenico Riillo, 3 anni e 2 mesi (4 anni e 2 mesi);
Roberto Riillo (1 anno e 4 mesi);
Luigi Taverna (1 anno e 4 mesi);
Leonardo Villirillo, 5 anni e 4 mesi (6 anni e 4 mesi).
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