COSENZA «E’ l’occasione per mostrare ai sindacati la nuova centrale operativa del 118». Lo ripete più volte il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, questa mattina in visita a Cosenza nella nuova sala del 118, in via degli Stadi. L’appuntamento è “riservato” ed infatti il governatore colloquia per circa un’ora, lontano da giornalisti e telecamere, con i segretari della triplice: la Cgil, Cisl e Uil.
Angelo Sposato, Santo Biondo e Tonino Russo portano all’attenzione del presidente una serie di vertenze legate al settore sanitario: l’assunzione di medici e infermieri, la realizzazione dei nuovi ospedali, la riorganizzazione della rete ospedaliera. Dopo un’ora, Occhiuto riassume i contenuti del colloquio.
«Ho un rapporto costante con le organizzazioni sindacali, non solo con la Triplice che ho incontrato oggi, ma anche con le altre organizzazioni rappresentative del settore. Con la Triplice comunque ho un rapporto continuo di confronto, ero a Cosenza e mi è sembrato giusto che questo incontro potessimo farlo qui e nell’occasione potessi far vedere a loro la nuova centrale operativa del 118. Che rende il sistema dell’emergenza-urgenza un po’ più civile in Calabria». dice il governatore ai nostri microfoni. Che poi si sofferma sui temi dell’odierno tavolo di confronto. «Abbiamo parlato di molte cose, delle liste d’attesa, della necessità di fare dei tavoli con i diversi direttori generali e commissari delle aziende sanitarie».
Non solo assunzioni e riorganizzazione della rete ospedaliera, in Calabria c’è un altro nodo importante legato alla sanità e riguarda la realizzazione di nuovi ospedali. Il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, nei giorni scorsi ha lanciato un duro attacco al governatore: «Occhiuto vuole cancellare l’ospedale di Polistena», aveva tuonato il primo cittadino annunciando il prossimo 4 maggio «una grande mobilitazione che muoverà contro lo smantellamento». «Il sindaco dovrebbe ricordarsi dell’ospedale di Polistena quando mi sono insediato. C’erano dei crateri nel pronto soccorso e lo abbiamo rifatto. Era un ospedale che stava chiudendo perché non c’erano medici. I primi medici cubani ho voluto che andassero a Polistena perché è uno degli ospedali a cui tengo di più», risponde il governatore. Spenta la polemica, almeno per il momento, Occhiuto poi rilancia l’azione del suo governo regionale indicando i prossimi obiettivi. «Tengo moltissimo alla realizzazione dei grandi ospedali della Calabria, non solo quello di Palmi, ma anche quello di Vibo, della Sibaritide, che dal 2004 attendono di essere realizzati. Quando ci saranno questi ospedali, i nosocomi vicini dovranno cambiare. Io non immagino si debbano chiudere degli ospedali in una regione come la Calabria che ha grande bisogno di assistenza sanitaria, ma magari alcuni presidi potrebbero diventare mono specialistici. È un’idea ma è troppo presto perché se ne possa parlare».
Infine, il governatore ricorda la promessa fatta ai calabresi. «Almeno due di questi ospedali saranno disponibili entro la fine della mia legislatura e cercherò di mantenere gli impegni. Stiano tranquilli i cittadini di Polistena, come tutti i cittadini calabresi, che chi governa la sanità oggi in Calabria ha ben chiare le esigenze dei cittadini. Purtroppo non ho la bacchetta magica ma ci metto tutto il mio impegno».
Conclusa la riunione, anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno commentato l’esito del tavolo di confronto con il governatore. «C’è un tavolo permanente sui temi della sanità e ci sono state già diverse riunioni, oggi ci siamo soffermati sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Abbiamo una carenza di personale per cui spesso i pronto soccorso si sono trasformati in parcheggi, i posti letto non si trovano. Nella riorganizzazione delle reti, chiediamo che il paziente venga preso in carico», dice Tonino Russo segretario Cisl Calabria.
«Ci sono molti disagi che riguardano gli ospedali: le liste d’attesa, la medicina territoriale, la condizione dell’area interna degli anziani che vanno discusse a livello provinciale e territoriale, quindi siamo favorevoli ai tavoli regionali ma prima di procedere con il riordino della rete ospedaliera abbiamo chiesto si faccia una discussione sugli atti aziendali», sottolinea Angelo Sposato, segretario Cgil Calabria.
Infine, il commento di Santo Biondo segretario della Uil Calabria. «Servono più risorse per il personale e questo è un primo step. Poi ci sono tutta una serie di priorità, a partire dalla medicina territoriale e su questo abbiamo chiesto un confronto al Presidente, perché sappiamo che sulla missione 6 del piano nazionale di ripresa e resilienza si parlerà di come verranno realizzate le case di comunità, gli ospedali di comunità, le centrali operative e territoriali». Biondo aggiunge: «La stabilizzazione del precariato è importante, bisogna bandire nuovi concorsi e soprattutto riorganizzare un ospedale che su tutto il territorio riesca insieme alla medicina territoriale a guardare il centro e le periferie della Calabria». «Oggi – chiosa Biondo – abbiamo ribadito al Presidente la necessità di intervenire sulle liste d’attesa».
(f.benincasa@corrierecal.it)
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