RENDE Si terrà domenica 7 aprile alle ore 10.30 al Parco d’Arte “Alt Art” di Rende il caffè culturale intorno al lavoro critico, artistico e letterario del prof. Gianfranco Labrosciano scomparso il 26 marzo del 2019. Un intellettuale poliedrico, una eccellenza calabrese tra le più raffinate e apprezzate.
Un “Ulisse” contemporaneo, creatore di ponti raffinati tra la Sicilia la Calabria e la Campania. In Sicilia Gianfranco frequenta Francesco Carbone e vive di persona e come co-protagonista l’esperienza di Godranopoli, un ambiente artistico in cui nacque il concetto di Arte Povera. Nasce in quel periodo l’amicizia fraterna con il Maestro Giusto Sucato, autentico gigante dell’Arte Antropologica. Dal vivo assiste alla ricostruzione di Gibellina con l’Arte e l’Architettura, dopo il sisma del Belice, unico esempio al mondo e si lega ad almeno tre generazioni di intellettuali e artisti siciliani come Ignazio Apolloni, Franco Spena, Calogero Barba, Salvatore Salamone, Agostino Tulumello, Enzo Patti, Niccolò D’Alessandro e assapora l’esperienza di Antonio PRESTI e di Fiumara d’Arte a Tusa mentre in Calabria è in stretta sintonia con Giuseppe Cannizzaro, Mario Mauro, Demetrio Bruno e ancora Pino Pingitore e Antonio Pugliese, con l’artista tunisina Saloua Jabeur, Enzo Palazzo, Francesc Panico, Gino Veneruso.
Un percorso volto alla creazione di un ponte intellettuale i cui artisti ed artiste sono comunicatori della ricchezza della loro terra e portatori di una cultura contemporanea che “supera i confini finiti dell’io per correre verso il molteplice e la collettività”.
Ma non solo arte. Nel corso dell’incontro sarà anche possibile ricordare e scoprire lo scrittore Labrosciano, visitando la “Biblioteca di comunità, arti e territori G. Labrosciano” (https://www.bibliotecalabrosciano.it/) inaugurata presso il Parco d’Arte Alt Art dal Centro Studi G. Labrosciano. Una biblioteca privata aperta al pubblico composta da testi e cataloghi d’arte antica, moderna e contemporanea oltreché d’arte e cultura che spaziano dal locale ai territori del Mediterraneo. Questi beni materiali della cultura che il critico d’arte ha raccolto nel corso della sua vita, sono sempre stati messi a disposizione di amici, conoscenti e studiosi; da qui il desiderio di aprire a quanti lo desiderano, rendendosi biblioteca della comunità. A oggi sono stati catalogati circa un migliaio di testi; diverse sono ancora le opere in fase di classificazione. Naturalmente sono presenti anche i testi di Labrosciano come “la Biblioteca di Isidoro”, “Tusa dei desideri”, “Le passioni di Ofelia” e molti altri.
L’incontro sarà aperto da Gianfranco Infante, Mariuccia Campolo e Antonello Tucci, nipoti di Labrosciano che, accogliendo la sfida proposta dal critico, hanno dato vita rispettivamente al Parco d’Arte Alt Art con sede a Rende e il Museo all’aperto Progetto Paterno (Paterno, Cs) oggi riconosciuto dal MIC.
Nel corso dell’incontro, Mariuccia Campolo modererà le testimonianze degli artisti e degli amici che vorranno arricchire con contributi il ricordo di Gianfranco Labrosciano mentre Antonello Tucci leggerà alcuni stralci tratti da suoi romanzi inediti provando, infine, a delineare una parabola del “Suo vissuto, forse più un’iperbole fulminante, eccentrica, mossa dal Fuoco Sacro.”
La giornata vede anche la partecipazione del Centro Studi arti contemporanee G. Labrosciano e l’Associazione Donneincammino.
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