ROMA «Nasce una nuova società interamente a capitale pubblico per la gestione delle tratte autostradali a pedaggio partecipate dallo Stato attraverso Anas. Il consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto, in gestazione da tempo e immaginato dai tempi del governo Draghi, ma sinora rimasto in sospeso». È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. «Nella nota diffusa ieri dal ministero guidato da Matteo Salvini, che ha proposto il provvedimento, la società prende il nome di “Autostrade dello Stato” controllata dal ministero per l’Economia e sottoposta al “controllo analogo” del ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. Tra gli addetti ai lavori, però, il progetto è conosciuto come “Anas 2.0” perché, nella sostanza, nasce con l’obiettivo di superare una commistione che si è venuta a creare in capo alla società che controlla le strade statali. Una commistione tra gestione di tratte autostradali senza pedaggio, come ad esempio la Roma Fiumicino, il raccordo di Roma o la Salerno-Reggio Calabria e la gestione di tratte sottoposte a pedaggio attraverso partecipazioni in società miste come la Cal (concessioni autostradali lombarde) le Cav (concessioni autostradali venete), partecipate al 50 per cento, la Asti Cuneo (35%), la Sitmb (Traforo del Monte Bianco) partecipata al 31 per cento, e la Sitaf (traforo del Frejus) partecipata al 31,7 per cento (…). A guidare la società come amministratore delegato sarà chiamato Vito Cozzoli, in passato ad della start up Sport e salute. Cozzoli è Stato scelto alla luce dei suoi trascorsi da tecnico come capo di gabinetto al ministero dello Sviluppo economico in tre diversi governi, con il compito di gestire importanti dossier industriali anche nel campo delle infrastrutture», conclude il quotidiano.
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