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La ‘ndrangheta finanziava l’import di droga dal Sud America a Salerno

Secondo l’inchiesta sarebbero stati gli Alvaro e i fratelli Nicola e Francesco a sborsare ingenti somme di denaro

Pubblicato il: 30/04/2024 – 17:01
La ‘ndrangheta finanziava l’import di droga dal Sud America a Salerno

Anche la ‘Ndrangheta finanziava la banda transnazionale di narcotrafficanti che importava droga dal Sud America: emerge dall’inchiesta del Ros che oggi ha consentito di sgominare un’associazione a delinquere di tipo mafioso con 15 misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Procura di Salerno (coordinata dal procuratore Giuseppe Borrelli). In particolare, attraverso un loro uomo, il napoletano Errico D’Ambrosio, era la famiglia malavitosa degli Alvaro, i fratelli Nicola e Francesco Alvaro, a sborsare ingenti somme di denaro per importare e acquistare la sostanza stupefacente. Secondo gli inquirenti a coordinare le operazioni erano Franco Volpe e Cataldo Esposito, insieme con altri indagati al momento irreperibili. L’intermediazione invece era affidata a Carmine Ferrara, al suo stretto collaboratore Salvatore Rocco e al calabrese Fortunato Marafioti. L’inchiesta ha anche consentito di intercettare, nell’aprile del 2023, oltre una tonnellata di marijuana nascosta in un container partito dal Canada, precisamente da Montreal. Anche in questa circostanza la droga è approdata nel porto di Salerno, grazie a una ditta di import-export di Poggiomarino (Napoli) di cui è risultato cotitolare un uomo di Boscoreale (Napoli), Antonio Malafronte. In questo affare è risultato coinvolto anche un italo-americano, Michele Annunziata: per il Ros sarebbe stato lui ad avere organizzato il trasferimento dell’ingente carico di marijuana, finanziato in parte da un napoletano, Giuseppe Gargiulo. Ad essere incaricati del recupero dello stupefacente, in cambio di una somma di denaro, erano stati Franco Volpe e uno degli indagati ricercati. I reati cosiddetti minori – furto, ricettazione e minaccia – commessi nel Cilento, vengono contestati dagli investigatori a Franco Volpe e a un altro indagato: Volte, in particolare, aveva anche il compito di individuare gli obiettivi e di fornire appoggio logistico a un gruppo di ladri pugliesi, suoi complici, tra i quali figura anche Michele Campanale.

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