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Loizzo: «La mia battaglia sarà contro Fratelli d’Italia e Forza Italia» – VIDEO

Le parole della deputata leghista a Telesuonano. «Tutto è nelle mani di Occhiuto e la sanità in Calabria non funziona»

Pubblicato il: 02/05/2024 – 9:03
Loizzo: «La mia battaglia sarà contro Fratelli d’Italia e Forza Italia» – VIDEO

LAMEZIA TERME «Questo per la Lega è un momento importantissimo, ed è il motivo per cui ho detto sì alla chiamata alle armi. Io ritengo che il partito oggi debba dimostrare i numeri e sui numeri si deve confrontare. Siamo il secondo partito di maggioranza ma dobbiamo far capire di essere differenti dal primo partito che è Fratelli d’Italia. Quale migliore occasione quindi di buttarci in una contesa europea in cui si cristallizzano alcune tematiche che la Lega ama e che ha nel suo background culturale?». Ha esordito con questo messaggio chiaro e diretto Simona Loizzo, deputata e candidata alle Europee con la Lega, ospite nell’ultima puntata di Telesuonano, in onda su L’Altro Corriere tv (Canale 75) e condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro. Loizzo ha ammesso di non aver minimamente dubitato di fronte alla proposta di candidatura del leader Matteo Salvini, anche se ha ammesso di aver subito qualche mugugno quando ha riportato la sua decisione all’interno del partito, «ma è giusto che io scenda in campo – ha detto – la Lega adesso ha necessità in Calabria di fare un buon risultato e noi dobbiamo farci trovare pronti».

«La mia battaglia sarà contro Fratelli d’Italia e Forza Italia»

La Lega in Calabria sembra avere diverse anime spesso apparse in conflitto tra loro. Ora il partito nella nostra regione propone due figure forti, una nell’area nord (appunto Loizzo), l’altra nell’area centrale: il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Serviranno queste scelte di prestigio a pacificare e schiarire la prospettiva della Lega in Calabria, oppure si prospetta una sorta di notte dei lunghi coltelli? «Io non affronto le elezioni europee in questo modo – ha chiarito Loizzo – io mi devo confrontare con i candidati degli altri partiti. Certo non voglio confrontarmi con Filippo Mancuso che è un caro amico e fa bene il suo ruolo di presidente del Consiglio regionale. Questo è il momento della svolta per la Lega e il partito candida noi due in Calabria perché abbiamo il consenso. La mia battaglia sarà contro Fratelli d’Italia, contro Forza Italia e la notte ai lunghi coltelli sarà la lunga notte di un voto in più elettorale rispetto a questi partiti che sono competitor». Un pensiero quello di Loizzo, schietto e differente rispetto a quello del governatore calabrese Roberto Occhiuto che nei giorni scorsi ha dichiarato di aspettarsi un aumento delle percentuali di Forza Italia grazie ai voti degli astensionisti e degli indecisi e non nei partiti che fanno parte della colazioni di governo. «La verità – ha sottolineato Loizzo – è sicuramente la mia perché è una verità nazionale. Io credo che anche il presidente Occhiuto voglia avere più voti di tutti. Poi anche lui si dovrà confrontare, avendo la Regione in mano, con le cose che fa». Ma al di là delle parole rassicuranti di Loizzo, resta la percezione che nell’ambito di questo derby di Calabria tra la deputata cosentina e Mancuso, ci siano tantissimi significati politici. È possibile che chi prenderà un voto in più tra i due sarà il prossimo segretario regionale della Lega? «Io non penso che il ruolo di coordinatore regionale della Lega – ha spiegato Loizzo – passi attraverso questa competizione elettorale, noi dobbiamo ancora fare un bel percorso. Abbiamo appena eletto i coordinatori cittadini e provinciali a Crotone, Cosenza e a Catanzaro i direttivi, quindi adesso noi dobbiamo traghettare la nave verso le elezioni del coordinatore regionale. Ci sono tutti i numeri, abbiamo circa 500 militanti che se chiamati al voto per il coordinamento regionale lo possono decidere da sé. Se andrà bene l’elezione europea dal punto di vista personale, io chiederò che si vada al voto per eleggere democraticamente un coordinatore regionale».

«Vannacci? Non mi riconosco nelle sue parole»

Il dibattito politico nazionale vede in queste ore tante considerazioni in ordine alla selezione delle cosiddette candidature. La Lega nelle ultime settimane è finita più volte sulle prime pagine dei giornali per la candidatura voluta da Salvini del generale Vannacci, le cui recenti dichiarazioni, al di là delle smentite dell’ultima ora, restituiscono un’immagine non troppo edificante. Cosa pensa Loizzo di questa scelta? «Vannacci – ha voluto precisare la deputata calabrese – si presenta nella lista della Lega come indipendente. Io ovviamente ho una storia completamente e diametralmente opposta e, nonostante i chiarimenti, le dichiarazioni non mi trovano assolutamente d’accordo. Alcune dichiarazioni non bisogna farle e pensarle». Su tutte, almeno recentemente, quella sulle classi a scuola separate per i disabili. «Io – ha ricordato Loizzo – ho dedicato una vita personale a questo tema, quindi per me quello che ha detto è privo di fondamento e, soprattutto, secondo me non lo ha saputo dire. Io non mi ci riconosco in quelle parole, ho un altro modo di pensare, in tutta franchezza non ho neanche letto il suo libro. Vannacci parla comunque a una parte del popolo di destra e il suo successo elettorale lo porterà. Dice Matteo che sarà di tre punti percentuali, quindi c’è tanta gente che si riconosce in quello che il generale dice». «D’altra parte poi – ha aggiunto Loizzo – tra Vannacci e l’insegnante che va ad usare i manganelli alle manifestazioni, io preferisco Vannacci».

«Tutto nelle mani di Occhiuto e la sanità non funziona»

Nei giorni scorsi il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha fatto un proprio bilancio dell’attività degli ultimi 30 mesi. Cosa ne pensa Loizzo del governo regionale? «Io – ha detto – sono partita facendo il capogruppo della Lega in Consiglio regionale. Devo dire che in maniera indiscutibile, senza se e senza ma, Roberto è un bravo politico, quindi alcune delle cose che ha fatto le ha anche fatte bene. Rivendico però alcuni fallimenti che sono legati a questa azione troppo arrotolata su se stesso, cioè noi abbiamo assessorati all’ambiente, al turismo e lui è il Commissario della sanità. Insomma, è tutto nelle sue mani, c’è da parte sua un’azione solitaria e la totale mancanza di condivisione con gli altri partiti della maggioranza. Questa mancanza di condivisione che c’era anche durante l’inizio della mia attività politica come capogruppo, si ripercuote sull’andamento dei risultati. Di tante cose forse si vedranno i risultati tra qualche mese, ma la sanità non va bene. Io sono un medico e vedo il mio ospedale di Cosenza che è sull’orlo del disastro. Polemiche sul blocco operatorio, polemiche sul pronto soccorso, garze lasciate in addome, insomma la situazione non mi tranquillizza. Alcune scelte sono state assolutamente sbagliate. Cosenza è inadempiente rispetto al piano nazionale esiti, senza dimenticare il primario di pronto soccorso che viene dimissionato. C’è un clima di terrore». Sul nuovo ospedale, Loizzo è stata chiara: «va fatto sicuramente, il problema non è il sito, io ritengo che l’azienda universitaria ospedaliera di Cosenza debba avere il nuovo ospedale nel territorio universitario, soprattutto in ottica città unica». «Il consiglio regionale – ha affermato ancora Loizzo – è spesso esautorato delle sue funzioni. Quando numericamente ci saranno i numeri io credo che la Lega si farà sentire. Se noi abbiamo sei consiglieri, lì si può fare un’azione politica, sempre che il presidente lasci lo spazio adeguato, perché qui il problema sono anche le deleghe che oggi sono nelle mani del presidente. Se la Lega dopo l’8 e 9 giugno sale a sei consiglieri, rivendicherà forte da Roma, dal coordinatore, dal commissario al segretario organizzativo un’altra postazione, questo è chiaro».

«Io non parlo da leader, ma serve un segretario della Lega e non un commissario»

«Io – ha chiarito Loizzo – non parlo da leader. Riconosco l’attuale coordinatore regionale, il commissario Giacomo Saccomano, con cui io ho un rapporto di grande compliance. Dico però che la fase del commissariamento ha un inizio e una fine e la fine deve essere il congresso, non è un altro commissario. Io in quel caso neanche mi candiderei ad essere il nuovo commissario. Io spero che i militanti, che sono tanti, eleggano in assoluta libertà democratica il nuovo segretario regionale della Lega. Il ruolo di coordinatore organizzativo in Calabria di Rossano Sasso – ha detto ancora Loizzo – è di mediazione in un partito che fino a ieri è stato molto divisivo e quindi ha bisogno di un occhio terzo per aggregare e non dividere». (redazione@corrierecal.it)

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